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Galleria Toledo, ricerca e sguardo contemporaneo nella nuova stagione 2023-2024

Dal prossimo autunno, ventinove titoli in cartellone per il Teatro Stabile d’innovazione ai Quartieri Spagnoli, diretto da Laura Angiull

"Prima di dare corso a una breve illustrazione del cartellone 2023-24, con una certa soddisfazione desidero sottolineare il buon andamento della stagione da poco conclusa, senz'altro segnata da favorevole consenso riservato alle opere in produzione, e parimenti alla gran parte degli spettacoli ospiti. Si dica pure che ci avviciniamo con favorevoli auspici al prossimo autunno, per dare il via alla consistente sequenza di titoli tra quelli sostenuti da creatività interna all'impresa, e quelli che ci apprestiamo ad accogliere fino al maggio 2024. 

Ventinove titoli selezionati con cura, a descrivere un percorso di contemporaneità che tuttavia riannoda i fili con la grande stagione della ricerca in Italia (Marco Baliani con 2 titoli, Danio Manfredini, Elena Bucci, Andrea Adriatico, Marco Isidori, Michele Sinisi, Massimo Luconi, Eleonora Danco, i Biancofango, I Raffaello Sanzio, Andrea Tidona, Andrea Kaemmerle, io stessa opportunamente presente tra i nomi di antica attività, senza dimenticare Peppe Lanzetta più che mai vitale in un gustoso empito creativo), in alternanza a più giovani esperienze della scena che con vero interesse Galleria Toledo accoglie per una vetrina da portare ad "osservazione". Un cartellone importante, anche oneroso, che immediatamente restituisce nell'impegno la leggermente migliorata attenzione concessa dal MIBACT.
Per i titoli e le materie rimando alle schede che accompagnano questa presentazione, per sottolineare invece lo spazio propositivo ritagliato a favore della rassegna cinematografica Europa 60 - col patrocinio della scuola di Cinema dell'Accademia di Belle Arti di Napoli- che offrirà nell'autunno la rinnovata esperienza della proiezione in pellicola a 10 grandi film, tra quelli che, appunto negli anni '60, e non solo, segnarono la straordinaria fioritura di cinema d'autore, quello che mi è più caro, e che ritengo fondamentale alla formazione umanistica delle giovani generazioni. Perché è da dire che Galleria Toledo è il teatro dei giovani, per la gran parte studenti, che grazie all'attenzione di istituti e docenti di particolare sensibilità, tra spettacoli, e laboratori di ottima resa nell'appassionata conduzione di Alessandra D'Elia, frequentano quotidianamente la nostra sala. Nella stagione trascorsa sono stati realizzate 136 ore di laboratorio con l'adesione di 7 scuole, e un numero elevatissimo di recite loro dedicate, perché a loro, in prima istanza, viene dedicato il cantiere Shakespeare tra nuove produzioni e riprese... 

Quest'anno, accanto alle riproposta del classicissimo Mercante - ormai un cult nel nostro sistema produttivo - e al recentissimo Amleto, si programma il nuovo allestimento di Molto rumore per nulla, su mio adattamento e regia. Si aggiungano la messinscena suggerita dall'opera di Calvino con adattamento e regia di Alessandra D'Elia e I cioccolatini di Olga da Philip Roth, mentre si fa strada il desiderio di lavorare a un testo tratto dal repertorio napoletano del quale è ancora in definizione la scelta.
E poi: musica di cui si dà responsabilità a Lorenza Pensato - la nostra Lola - che ha in cura anche la comunicazione; cinema affidato alle scelte di Lavinia D'Elia - soprattutto la rassegna Doppio Sogno nella sezione di Villa Pignatelli che prenderà il via per quest'anno al prossimo 10 luglio - ampio spazio dedicato a Scuole e Università nella dedizione organizzativa di Anna Fiorile, - sottolineo ancora il lavoro di Roberta Tamburrelli per l'amministrazione, con Nicola Castaldo e lo studio Giardino - su tutto Rosario Squillace, al tentativo di un coordinamento veramente impegnativo - infine Lucio Sabatino, nume tutelare della consolle, e Saman indispensabile presenza su ogni fronte - l'impegnato ufficio stampa di Ilaria Urbani e i preziosi interventi grafici - collaborazione ormai ventennale – con Solimena Francesco Armitti.
Una nota a parte: nell'anno scorso abbiamo dato alla stampa, un po' in ritardo a causa dei noti eventi, il nostro libro dei trent'anni, faticosa pubblicazione su bel progetto grafico di Francesco Armitti e molto apprezzata introduzione di Rossella Bonito Oliva; anche quest'anno vorremmo portare a compimento una pubblicazione intorno all'opera Amleto - a comprendere materiali dello spettacolo realizzato e di 5 incontri tenuti in contemporanea con prestigiosi contributi - affidandone la cura a Roberto D'Avascio e alla giovanissima Giulia Renzi, anche immaginando di poter contare sull'affettuosa supervisione di Simonetta De Filippis, alla quale rivolgo la mia affettuosa gratitudine per una disponibilità offerta con generosità ad ogni richiesta di sostegno.
In chiusura, ho piacere di richiamare una parte importante di Galleria Toledo con gli artisti che si riconoscono e collaborano attivamente in ruoli vari, da Cesare Accetta, light designer di ogni messinscena; a Anna Camerlingo apprezzata fotografa; agli attori Stefano Jotti, Paolo Aguzzi, Antonio Marfella, Andrea Palladino, Giovanni Battaglia, Federica Aiello, Fabiana Spinosa, Antonio Speranza, le new entry Valentina Martiniello, Enrico Disegni e Antonio Torino... e ancora altri, tra i quali mi piace ricordare gli spettatori più frequenti con i quali affettuosamente si condividono le ore più intense del nostro palcoscenico".
   Laura Angiulli 

STAGIONE 2023-2024

2023

29 settembre -1 ottobre

Associazione Culturale Teen Theatre
I FIORI DI MORO
con Ettore Nigro
musiche di Francesco Capriello (eseguite dal vivo)
scene Mauro Rea
costumi Federica del Gaudio
assistente alla regia Anna Bocchino
collaborazione al testo Ettore Nigro
regia Mario Autore

A parlare è Antonio Spiriticchio, il fioraio di stanza a via Fani che il giorno del sequestro di Aldo Moro non si trovò sul luogo di lavoro perché i terroristi la notte precedente avevano provveduto a forare le ruote del suo furgoncino, da cui ogni giorno vendeva i fiori, per impedirgli di essere presente nel luogo del rapimento, sbarazzandosi così di uno scomodo testimone. Spiriticchio è, quindi, il simbolo di chi doveva esserci, e non c’è stato, ad osservare da vicino uno degli episodi cruciali e più controversi della recente storia d’Italia; come ogni abitante, come tutto il paese. E così quel dover esserci e non esserci stato diventa la metafora di una verità sepolta, di una realtà che sfuggì e sfugge ancora a chi aveva il diritto di sapere.

6-8 ottobre

Guascone Teatro
GARIBALDI SU UNA GAMBA
di Manfredi Rutelli e Andrea Kaemmerle
con Andrea Kaemmerle

Giuseppe Garibaldi è l’uomo più famoso d’Italia, amato e ricordato da tutti come un eroe ma… no, non c’è nessun MA, Garibaldi è stato un uomo favoloso e veramente unico. Di lui si è innamorato anche uno scrittore da me molto amato e frequentato come Luciano Bianciardi che proprio all’eroe dei due mondi ha dedicato il suo ultimo libro uscito postumo. In questo spettacolo un Garibaldi quasi clownesco svuoterà il sacco, confesserà amori e sabotaggi, scorribande e grandi orazioni. Viaggi per mare e fughe a cavallo, battute di pesca e zappamenti d’orto. Garibaldi sputa fuoco ed energia dal palco come un forsennato e vi porterà con lui in giro per terre ed avventure mai raccontate.

20-22 ottobre

Teatri di Vita
XYZ. DIALOGHI LEGGERI TRA INUTILI GENERAZIONI
di Andrea Adriatico
con Patrizia Bernardi, Alessio Genchi, Davide Tortorelli, Giacomo Cremaschi, Innocenzo Capriuoli, Marco Celli, Michele Balducci, Andrea Baldoni, Andrea Mattei, Ludovico Cinalli, Massimo Giordani, Matteo Curseri

XYZ. Dialoghi leggeri tra inutili generazioni è una scommessa teatrale inedita, ideata e diretta da Andrea Adriatico, in cui 11 giovani attori fra generazione Y e generazione Z e un’attrice della generazione X raccontano esperienze, speranze, fallimenti e quella cosa che illude e disillude che è la politica: e lo fanno confrontandosi direttamente con chi nella politica ha deciso di investire.

26-29 ottobre

Seven Cults
API E LIEVITO. IL DOLORE COME… API NELLA TESTA
di Valeria Patera
con Ana Kusch
musica dal vivo e sonorizzazioni Giuliana Elena Jurado Bonomi
luci Manuel Molinu
regia Maddalena Emanuela Rizzi

Irma è una donna senza età, sexy ed infantile, candida e simpatica che con la leggerezza dell’innocenza o della follia racconta gli abusi che ha subito. La sua memoria si sposta continuamente ed il corpo si interrompe nello spazio. Con un testo poetico, immaginifico, in cui la dissociazione sembra la realtà parleremo di abuso, abitudine, bisogno d’amore. Legittimazione indotta dal primo trauma a ripetersi nel tempo, a diventare destino della vittima stessa, a marcarle la vita. L’esperienza della dissociazione nel momento dell’abuso diventa necessaria per sopravvivere e allora ecco come “inizia a girare la testa …il dolore come… Api nella testa”.

3-5 novembre

Compagnia Cornelia
COMBO DANZA

COMBO è un festival di danza contemporanea organizzato dalla compagnia CORNELIA, che trae ispirazione dal concetto di COMBINA-ZIONE, secondo il quale ci si riferisce ai vari possibili modi con cui si possono accostare due o più elementi. L’evento vuole indagare le affinità, le controversie e i paradossi che possono venirsi a creare nel momento in cui persone, culture o corpi diversi entrano in contatto.

6-14 novembre

Galleria Toledo produzioni
TANTO RUMORE PER NULLA
da William Shakespeare
drammaturgia, regia Laura Angiulli

16-21 novembre
Galleria Toledo produzioni
CASSANDRA
contributi al testo Enzo Moscato
con Alessandra D’Elia, Caterina Spadaro
interpretazione in canto Caterina Pontrandolfo
drammaturgia, regia Laura Angiulli

Cassandra, la più bella tra le figlie di Priamo, amata da Apollo e, per non avere corrisposto al suo amore, dotata d’inascoltata capacità profetica. Forse la meno celebrata e più sfuggente immagine del grande affresco della Troia all’epilogo, che tuttavia - nel tramonto di un ciclo storico - s’impone sul suo popolo e sugli eventi per lucida capacità d’interpretare i fatti e valutare l’esatta entità delle forze contrapposte. Cassandra osserva lucidamente, penetra la verità dei suoi giorni mai piegata, più che altro furente, e va incontro allo spietato destino di schiava e vittima mentre Troia consuma tra le fiamme la sua dolente epopea

24-26 novembre

Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa 2021
MEMORIE DAL SOTTOSUOLO
adattamento drammaturgico di Marco Isidori da Fëdor Dostoevskij
con Paolo Oricco
scenario Trionfo della Morte di Daniela Dal Cin
tecniche Sabina Abate
luci Fabio Bonfanti
regia di Marco Isidori

Da quanto tempo i Marcido pensano ad una messa in scena di Dostoevskij! Forse, dall’esordio della Compagnia; infatti, sempre i motivi del grande russo, attraversarono, e neanche troppo sotterraneamente, il nostro lavoro. Adesso abbiamo deciso di esprimere compiutamente in uno spettacolo, facendola esplodere, questa nostra tendenza dostoevskijana, prendendo per le corna quelle “Memorie del sottosuolo” che sono forse uno dei testi chiave dell’opera del russo, pronti ad affrontare una misura certo non facile e carica di rischio, ma per noi di straordinario fascino drammatico. I Marcido hanno voluto che il teatro mostrasse appunto che al gorgo altalenante della gioia e della disperazione, l’uomo non può sottrarsi. Certamente il Teatro, se deve portare un simile peso, non può accontentarsi dell’usuale canonica, deve, almeno tendenzialmente, fare lo sforzo di sporgersi oltre se stesso; magari rinunciando, magari fallendo, magari equivocando, comunque sempre tentando di mostrare quel che nella normale prassi delle scene, resta celato. Questa almeno è stata la nostra scommessa.

28-29 novembre

Progettofarsa - Elsinor
NOW. PROVA SUL RICCARDO III DI WILLIAM SHAKESPEARE
di e con Michele Sinisi
scritto con Francesco M. Asselta
voce off Peter Speedwell

Il testo di Shakespeare si apre con un monologo di Riccardo che vale la bellezza dell’intera opera e che condensa tutta la vicenda. La narrazione che ne segue apre all’aspetto più profondo, all’animo del personaggio e di chi gli sta intorno, degli altri personaggi e ahimè di noi. Riccardo annuncia cosa farà, il perché, e con la sua “teatrale” deformità, alimenta in segreto il desiderio di conoscerlo. Il posticcio e la finzione, l’artificio che induce a credere in questo personaggio sembrano trovare una delle occasioni più emblematiche e la magia del teatro diventa una grande bugia. Lo spettacolo non racconta una storia, la fa vedere e il testo ha un ruolo musicale, da sentire più volte fino a comprenderlo sulla scena più di quanto il foglio non possa fare.

1-3 dicembre

Trickster Teatro / Casa degli Alfieri
Marco Baliani

1 dicembre 

KOHLHAAS
tratto dall’opera Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist
di Marco Baliani e Remo Rostagno
attore narrante Marco Baliani
regia Maria Maglietta

La storia di Kohlhaas è un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500, scritto da Heinrich von Kleist in pagine memorabili. Nel mio racconto orale è come se avessi aggiunto allo scheletro osseo riconoscibile della struttura del racconto di Kleist, nervi muscoli e pelle che provengono non più dall’autore originario ma dalla mia esperienza, teatrale e narrativa, dal mio mondo di visioni e di poetica. Così via via il testo originale si è come andato perdendo e ne nasceva un altro, un work in progress alla prova di spettatori sempre diversi, anno dopo anno, in spazi teatrali e non, secondo un procedimento di crescita che ai miei occhi appare come qualcosa di organico, come mi si formasse tra le mani un organismo vivente sempre più ricco e differenziato.

2-3 dicembre 

CORPO ERETICO. DIALOGO IN TEMPO PRESENTE CON PIER PAOLO PASOLINI
di e con Marco Baliani

Sono tante le “cose” su cui dialogare con lui, sulle mutazioni sociali avvenute, su quello che ha intuito e quello che ha travisato, sul suo corpo “diverso”, sempre al centro del suo agire, scandalosamente in contrasto col mondo intorno, sulla sua mai esausta vena pedagogica, sui suoi scritti pirateschi, sul suo giornalismo anomalo. Ma l’elenco non serve, e poi è lungo, variegato, multiforme, imprendibile come lo è lui nella sua continua ricerca di linguaggi che sappiano parlare il suo tempo, spesso non coincidente con quello della società.

4-6 dicembre

Teatro Zeta
IL PRINCIPE
da Niccolò Machiavelli
di Manuele Morgese

9-10 dicembre

Teatro Metastasio
ME VOJO SARVA' / NESSUNO CI GUARDA
di Eleonora Danco
musiche scelte da Marco Tecce
costumi Marisa Di Mario
disegno luci e regia Eleonora Danco

Eleonora Danco presenta in sequenza due monologhi che descrivono i movimenti fisici ed emotivi di figure inchiodate ai margini della loro esistenza.
Il primo, Me vojo sarva’, è un atto unico che, con l’uso del dialetto romano e dei personaggi inconsapevoli, carpisce quello che si muove dentro l’anima e le strade della periferia, abitate da conflitti adolescenziali e dinamiche oniriche.
Il secondo, Nessuno ci guarda, ispirato ad Otto e mezzo di Federico Fellini, e alle opere di Jackson Pollock, tratteggia, tramite flashback costanti, l’invadenza dell’infanzia nella vita di una persona adulta che non riesce più ad uscire di casa poiché sospesa tra il sogno e il ricordo.

15-17 dicembre

Chille de la Balanza
LETTERA A UNA PROFESSORESSA
di e con Claudio Ascoli
e con Sissi Abbondanza e Monica Fabbri
musiche originali Alessio Rinaldi
video Francesco Ritondale

E' una nuova versione di uno spettacolo “storico” che debuttò nel 2011 al teatro Giotto di Vicchio, in occasione della Marcia a Barbiana. Lo spettacolo fu/è costruito in collaborazione con i ragazzi di Barbiana e non solo (Giorgio Pecorini, Tullio De Mauro). La nuova messinscena propone quattro diverse scritture collettive. Come la “Lettera” fu una creazione collettiva di sei allievi sotto la guida del Priore, lo spettacolo dei Chille nasce da quattro scritture collettive…con la partecipazione attiva degli spettatori.

2024

12-14 gennaio

LENNY
omaggio a Lenny Bruce
di e con Peppe Lanzetta

Il ritorno di Peppe Lanzetta.
Col suo monologo cult rivisitato dopo 30 anni.
Dopo l’uscita di un MESSICO NAPOLETANO (ristampato dopo 30 anni) e la partecipazione al nuovo film del Premio Oscar Paolo Sorrentino.
Per rileggere il nostro paese e le nostre vite con la cifra paradosso surreale del poeta del Bronx.

19-21 gennaio

Socìetas in collaborazione con Liberty
LETTERE DALLA NOTTE
liberamente tratto dai testi di Nelly Sachs
con Chiara Guidi e con un coro di cittadini
musica originale dal vivo Natàn Santiago Lazala
cura del suono di Andrea Scardovi
traduzione di Anna Ruchat

Tra le voci più appartate e possenti del Novecento, Nelly Sachs ci arriva come un soffio tenace, che resiste al tempo. Nella sua poesia, nella polvere che spesso evoca, si intravede il cammino doloroso dei popoli e delle genti, di cui il verso fa scaturire la musica. La scrittura di Nelly Sachs, premio Nobel per la letteratura nel 1966, viene riscoperta da Chiara Guidi – in collaborazione con Elena Di Gioia – anche attraverso il carteggio che essa ebbe per molti anni con un altro grande poeta, Paul Celan, che condivise con lei le ferite del Novecento e la condizione di esule dalla Storia, cui scrisse: “Viviamo entrambi nella patria invisibile”.

26-28 gennaio

Factory Tac
PREGHIERA PER CERNOBYL
dall’opera di Svetlana Aleksievic (Premio Nobel 2015) 
con Mascia Musy, Francesco Argirò
musiche Mirio Cosottini
costumi Aurora Damanti
regia, ideazione scenica Massimo Luconi

Preghiera per Cernobyl non parla solo della più grande tragedia nucleare, migliaia di volte più grande di Hiroshima e Nakasaki: è una narrazione di straordinaria forza emotiva che racconta con diverse inquadrature il dramma umano, sociale e politico del disastro ambientale e della fine del comunismo. Svetlana Aleksievic affronta la tragedia di Cernobyl e la disfatta del mondo comunista, restituendo con implacabile fedeltà le voci e i sentimenti delle persone che hanno toccato l’ignoto di un dramma che non ha eguali nella storia contemporanea.

30-31 gennaio

Giuseppe Bucci (in collaborazione con Gaycs)
TOM À LA FERME
di Michel Marc Bouchard
con Salvatore Langella, Lorenzo Balducci, Marina Remi, Maria Lomurno
musiche Pericle Odierna
foto di scena Manuela Giusto
assistente di produzione Roberto Bermudez
aiuto regia Anna Bocchino
consulenza Mariano Lamberti
luci, regia Giuseppe Bucci

Innanzitutto questo testo narra splendidamente l’eterna e affascinante alchimia tra Eros e Thanatos.Inoltre tratta con una chiave del tutto originale il tema della elaborazione del lutto, tanto più complesso quando è improvviso. L’altra esigenza che mi ha spinto a voler portare in scena questo testo è... come lo stesso autore sottolinea nella prefazione:

“Ogni giorno, dei giovani omosessuali vengono aggrediti nei cortili delle scuole, in casa, in città come in campagna. Ogni giorno, vittime offese, violentate, schernite, umiliate, ferite, picchiate, insozzate, isolate, sbeffeggiate. Alcuni riescono a farcela, altri no... Il disprezzo contro gli omosessuali non è un soggetto obsoleto come alcuni vogliono credere, soprattutto quelli che si sono stancati di sentirne parlare o che credono, come per tutto il resto, che se i media ne parlano vuol dire che c’è qualcuno che se ne sta già occupando”.

2-4 febbraio

Le Belle Bandiere

NELLA LINGUA E NELLA SPADA IN SOLO

un progetto di musica e teatro ispirato alle vite e alle opere di Oriana Fallaci e di Aléxandros Panagulis
musica in playback Luigi Ceccarelli
con registrazioni di Michele Rabbia e Paolo Ravaglia
elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione Elena Bucci

Questo melologo di più anime si ispira alla storia del poeta e rivoluzionario greco Alekos Panagulis e della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci: si incontrano per un’intervista che resterà nella storia proprio il giorno in cui Alekos, incarcerato per un attentato al dittatore Papadopoulos, condannato a morte e poi graziato, viene liberato grazie ad un forte movimento internazionale. Restano allacciati, fra discussioni, lotte per la libertà, allegria, solitudini e speranze, fino alla morte di lui per un misterioso incidente, nel 1976. Alekos trova nella poesia una cura per resistere alla violenza della tirannia e del carcere; Oriana fa del suo lutto un libro. Irriducibili, spesso isolati e solitari, mai vinti nella vitalità e nell’energia, trasformano il dolore in scrittura, memoria di tutti, un tesoro al quale attingere quando manca il coraggio.

14-15 febbraio

ADA collettivo informale per la scena
MOONIA h24
con Sonia Totaro
musica Lady Maru, Pietro Santangelo
ambiente scenico Loredana Antonelli, Maria Virzì
drammaturgia, regia Pasquale Passaretti, Loredana Antonelli

Moonia dice di essere la Luna, annoiata e disillusa trascorre il tempo cantando al karaoke da sola, fino a quando non si appassiona alle vicende di una giovane ragazza punk intenta a viaggiare in treno senza meta, tra luoghi e situazioni borderline. Finalmente qualcosa di “degno” da seguire per Moonia che, come la Luna, può solo osservare ed essere osservata. Una favola dark ironica e tragica dove personaggi fantasy si confondono con persone ed episodi di cronaca nera. Una performance tra parole e improvvisazioni vocali, tra art-punk e umorismo dell’assurdo.

17-18 febbraio

Compagnia I Pesci in collaborazione con l’Asilo
I GIUSTI
di Albert Camus
con Mario De Masi, Alessandro Gioia, Fiorenzo Madonna, Giulia Pica, Antonio Stoccuto
regia Fiorenzo Madonna

I giusti, scritto nel 1949, è l’ultimo dei testi teatrali composti da Camus. Ispirato a fatti realmente accaduti durante la prima Rivoluzione russa del 1905, è la storia in cinque atti di una cellula di terroristi socialisti rivoluzionari che organizza un attentato al granduca, alto esponente dell'aristocrazia zarista. Si tratta di un gruppo di giovani che in nome del sogno di un mondo nuovo, più libero, più giusto, sono chiamati a diventare assassini. Essi si interrogano e si scontrano intorno a cosa possa essere considerato rivoluzionario, a quale sia il limite dell’esercizio della violenza, a quanto valga una vita umana.

19-24 febbraio

Galleria Toledo produzioni
PROGETTO CALVINO
di Alessandra D’Elia

1-10 marzo

Galleria Toledo produzioni
IL MERCANTE DI VENEZIA
da William Shakespeare
drammaturgia, regia Laura Angiulli

Opera straordinaria, nella leggerezza solo fittizia della fabula, tesse un nodo drammatico che ne attraversa senza soluzione la materia compositiva.
Senza soluzione, si diceva, perché nell’apparente happy end della vicenda resta aperto con inalienabile amarezza il versante etico dell’opera, sollevando incertezze proprio su quella felicità che nelle conclusioni di una commedia dovrebbe spartirsi fra tutti, e che in questo caso invece lascia aperto sul campo un dibattito impossibile a definirsi sul come, nel rovesciamento dei canoni della logica corrente, il carnefice venga infine a trovarsi vittima.

14-17 marzo

Fattore K e Gruppo della Creta
Compagnia Biancofango
PORCO MONDO
drammaturgia Francesca Macrì, Andrea Trapani 
con Aida Talliente, Andrea Trapani
regia Francesca Macrì

Un uomo. Una donna. Una coppia. Una stanza. Un mese. Dicembre. Una notte. Quella di Natale. La neve che tutto ricopre e tutto cancella. L’alba che coglie d’anticipo il buio svela i desideri osceni, consuma i pensieri, stravolge gli animi, conduce al logoramento. Eccoli. Gli sposi ribelli. Gli amanti stremati. Eccoli. Il superstite e il boia. L’incontro degli opposti. Nulla li soddisfa. Nulla li sazia. Ma dove si scappa mentre ci si viene incontro?

23-24 marzo

DIVINE
Liberamente ispirato al romanzo di Jean Genet, “Nostra signora dei fiori”.
di Danio Manfredini

Una scrittura che nasce dal romanzo di Jean Genet, “Nostra signora dei fiori” scritto nel 1944, nel periodo che Genet passò in carcere a Parigi. Nel romanzo il protagonista è lo stesso autore colto nell’universo carcerario fatto di celle, corridoi, compagni di sventura. Genet prende ispirazione proprio dalle presenze intorno a lui per dare vita ad una storia inventata. Dalla complessità del romanzo ho estratto un ramo che è la storia di Divine, al secolo Louis Culafroy, un ragazzino che scappa di casa per condurre a Parigi una vita da travestito.
L’incontro con Mignon, un ladruncolo e l’incontro con Nostra Signora dei Fiori, un giovane assassino, segneranno in maniera indelebile la vita di Divine.

3-5 aprile

Zerkalo in collaborazione con il Festival APPIA NEL MITO
AGAMENNONE
di Ghiannis Ritsos
traduzione Nicola Crocetti
con Andrea Tidona
e con Carolina Vecchia
voice over Alessandra Fallucchi
progetto, regia di Alessandro Machìa

Nella versione di Ritsos, il re di Micene, potente despota omerico a capo della spedizione contro Troia, è un uomo vecchio, giunto finalmente a casa dopo una lunga estenuante guerra e capace di un solo ultimo atto di valore: una confessione della propria versione della storia alla moglie Clitemnestra. Se in Eschilo non si vede mai cosa accade all’interno del palazzo, Ritsos invece ci porta all’interno del palazzo dove Agamennone racconterà la sua storia, quella di un uomo sensibile, fragilissimo, trasformato dalla guerra in cui ha visto e ha fatto tutto, una figura quasi sacralizzata dalla consapevolezza degli errori e dell’insensatezza umana, in grado di accorgersi addirittura delle piccole fatiche di una formica e di rivedervi tragicamente le proprie.

12-21 aprile

Galleria Toledo produzioni
I CIOCCOLATINI DI OLGA
di Laura Angiulli
con Alessandra D’Elia, Claudio Di Palma

3-5 maggio 

Pop. Opera
NON COMMETTERE ATTI IMPURI
o la boutique humaine
cabaret tragico (V. M. 14)
di e con Roberto De Sarno
con la partecipazione di Raffaela Migliori e Manu La Bibi

“Non commettere atti impuri” si annuncia fin dalle prime battute come una sorta di spettacolo di corpi in musica, dove i personaggi, le caricature, le immagini evocative, risolti nell'atto fisico e in una scenografia povera, diventano “creature” che scivolano continuamente in musica di scena e accenti che si negano a una prosa asettica, mentre l'attenzione agli spazi, ai ritmi, ai gesti si fondano su principi di danza più che di teatro in senso stretto.

11-12 maggio

Il Teatro delle Donne - Centro Nazionale di Drammaturgia di Firenze
PADRE D’AMORE PADRE DI FANGO
di Cinzia Pietribiasi e Compagnia Pietribiasi/Tedeschi
performer Cinzia Pietribiasi
suoni Giorgia Pietribiasi
immagini Ayanta Noviello
odori Marco Ceravolo
luci e scene Lidia Zanelli, Giulia Drogo, Andrea Narese
assistente alla regia Pierluigi Tedeschi
voci fuori campo Michele Zaccaria

Siamo nel 1989: l’atmosfera di disimpegno politico e sociale culmina nella caduta del muro di Berlino. La provincia veneta appare ferita dagli arresti politici e dal dilagare della tossicodipendenza. La scrittura, dallo stile quasi cinematografico, procede per frammenti, immagini della memoria, odori degli ambienti abitati, eventi storici e copre un arco di tempo che va dal 1979 al 1992. Attraverso l’occhio della webcam, gestita in tempo reale, il corpo, con i suoi segni e le sue cicatrici, diventa mappa di un percorso a ritroso nella memoria.

biglietti
intero: 18 euro
ridotto over 65 e convenzionati: 15 euro
ridotto under30 / tessera Feltrinelli / tessera Ubik: 12 euro
promozione: card 50 euro 15 spettacoli

Info:
Teatro Galleria Toledo
via Concezione a Montecalvario, 34 
80134 – Napoli
t.+39 081425824
t.+39 081425037
segreteria.galleriatoledo@gmail.com
https://galleriatoledo.it/
facebook.com/galleriatoledo.ilteatro

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