"Down by Di Leo" il film-documentario di Deborah Farina al Teatro Zona Vomero
"Down by Di Leo. Viaggio d'amore alla scoperta di Fernando Di Leo" il film-documentario di M. Deborah Farina sulla figura del maestro del cinema noir italiano Fernando Di Leo, approda a Napoli venerdì 9 giugno presso il Teatro Zona Vomero.
Per l'occasione, per la prima volta, questo spazio multifome e 'casa' del format comico di successo "Komikamente", ideato e diretto dall'attore e autore comico Michele Caputo, nonché direttore artistico del teatro, diventa 'cinema'. E non poteva farlo nel modo migliore: con un docu-film spettacolare (denso di emozioni forti, inseguimenti e sparatorie del grande regista di 'genere' Fernando Di Leo), diretto da Deborah Farina, cineasta e studiosa di cinema, allo stesso tempo autrice e regista di spettacoli e testi comici ("A rotta di Collo" con Mario Marenco, "Scapezzo" con Nicola Vicidomini, Italo Vegliante, Sarò Zero).
Per immergersi verso il mondo di Di Leo, l'incontro e la proiezione saranno preceduti dalla lettura di alcune poesie dello stesso Fernando, composte per la raccolta "Le Intenzioni 1950-1960", recentemente rieditate da Edizioni Sabinae. "Down by Di Leo", percepito, girato e montato dalla sua autrice (accanto a Domenico Monetti e Luca Pallanch), come un vero e proprio viaggio d'amore verso la figura di Fernando Di Leo, è un ritratto intimo della vicenda umana e cinematografica di un regista e un fervido intellettuale oggi divenuto di culto (autore di pellicole quali "Milano Calibro 9", "La mala ordina", "Il Boss", "Avere vent'anni", "Brucia ragazzo, brucia.."). Partendo dalla lettura, mai diffusa prima del film, della poesia "Contratto del Poeta" (da "Le Intenzioni 1950-1960") recitata da Pier Paolo Capponi, si compongono frammenti di una vicenda umana e di una personalità di altissima levatura culturale.
"Fernando Di Leo non è stato solamente l'autore dei più apprezzati film noir, tanto da guadagnarsi l'appellativo di Melville italiano e l'apprezzamento di Quentin Tarantino: rivede infatti oggi la luce la sua raccolta di poesie "Le intenzioni" grazie a una prefazione di Renzo Arbore e un ricordo dell'attore e amico Pier Paolo Capponi, regalando un'immagine di Fernando Di Leo non solo di autore di cinema, ma di intellettuale a tutto tondo" (Raro Video / Minerva Pictures). "Down by Di Leo" nell'incedere del racconto in cui si avvicendano i 'capitoli' dell'esistenza di un uomo raffinato, sensibile e coltissimo, si snoda tra le testimonianze di familiari e amici (la sorella Rita, il cognato Aris Accornero, i nipoti Dario Accornero e Giuliana La Verde, l'amico dell'adolescenza foggiana Renzo Arbore, il compagno nelle prime sceneggiature western Vincenzo Dell'Aquila, il suo attore feticcio Gianni Macchia, Lino Banfi, Barbara Bouchet, Gianni Garko, Sergio Ammirata, Peter Berling, Galliano Juso e il già citato Pier Paolo Capponi), che si mescolano alle clip dai film. Si disvelano tratti ignoti della sua personalità: le luci e le ombre della sua scrittura poetica, l'euforia adolescenziale, la profonda anarchia e libertà sessuale come raggiungimento, rivoluzione e liberazione da dogmi obsoleti, la passione sempre presente verso i temi noir fino agli anni del declino, dell'oblio e della tardiva riscoperta.