"Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere": la mostra a Capodimonte
Aggiornamento: la mostra è stata prorogata fino al 30 settembre 2019
I depositi, considerati spesso come universi chiusi, polverosi, custodi impenetrabili con tesori nascosti e ignorati, sono in realtà il luogo originato da scelte umane, identificano un’epoca e, attraverso la selezione delle opere fatte dagli uomini, rendono possibile rintracciare un gusto, una ragione storico artistica, una esigenza conservativa.
La mostra "Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere", che aprirà al pubblico le sue porte dal 21 dicembre 2018 per proseguire fino al 15 maggio 2019 (prorogata fino al 30 settembre 2019), è il secondo capitolo di una trilogia di esposizioni iniziata con #CartaBianca nel 2018 che ha avuto il senso di sfidare il principio costitutivo del museo, proponendolo non più come entità statica e immobile, presunta lezione magistrale, ma come luogo di libertà, di creatività, di potenziale espressivo.
In mostra dipinti, statue, arazzi, porcellane, armi, e oggetti di arti decorative provenienti unicamente dai cinque depositi di Capodimonte.