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Gomorra 3, Marco D'Amore: "Ciro di Marzio è invecchiato tantissimo nella seconda serie"

"Parlare di Gomorra fa pubblicità a chi apre bocca", accusa l'attore in merito alle polemiche sulla serie tv

Marco D'Amore, giunto a Taormina per ricevere un premio speciale del Sngci per l'impegno sui temi sociali, per il film "Un posto sicuro" di cui è anche coproduttore, sul drammatico tema dell'amianto e sulle sue conseguenze sui lavoratori, ha colto l'occasione anche per parlare di Gomorra e dell'attesa terza stagione della serie tv.

POLEMICHE - "Parlare di Gomorra fa pubblicità a chi apre bocca, ma mi sorprende che ne parlino personalità che dovrebbero occuparsi di ben altro. Poi mi dà noia che si attacchi Roberto Saviano, perché lui nella serie fa una sorta di editing, ma non scrive. Dovrebbero lasciarlo in pace, visto che ha già i suoi problemi", spiega l'attore.

CIRO DI MARZIO - "Nelle sceneggiature c'è sempre una nuova sfida. Il primo Ciro e il secondo sono molto diversi. Il personaggio dalla prima alla seconda stagione è invecchiato tantissimo, a causa del suo continuo rapporto con la morte. Io ho pensato di interpretarlo nella seconda come un 50enne", ha concluso D'Amore.

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