Daniele Sepe & Art Esemble in concerto
Venerdi 26 settembre a Piazza Primavera, Pomigliano d'Arco, sarà organizzata una lunga serata durante la quale si susseguiranno le esibizioni di molteplici artisti. Ecco l'intero programma:
Ore 21:
- I Tammorrari Sparsi In Tarantelle Rosse Pe Campà: tammorre, ballatori e artisti in un’atmosferica magica che farà rivivere una tradizione popolare che affonda le sue radici nella secolare cultura contadina. Un evento che trova la sua centralità in una delle tradizioni più antiche della storia vesuviana, la Tammurriata.
-NapoliExtraComunitaria: nasce alla fine del 1995, affonda le proprie radici nella cultura contadina e popolare dell’hinterland vesuviano che costituisce l’humus dal quale trae origini il sistema di valori che ha fatto proprio.La cultura tradizionale popolare (il canto, gli strumenti, i detti, i proverbi, i racconti, la gestualità) viene riproposta nel rispetto della tradizione ed in maniera letterale.
Il lavoro del gruppo si orienta all’individuazione delle strutture ritmiche, melodiche ed armoniche che permettono l’estemporaneità espressiva, cosa essenziale per un folklore non contaminato dalle mode e dalle mistificazioni; estemporaneità ovviamente basata su una conoscenza stilistica, fonica.
Ore 22:
- DANIELE SEPE: sassofonista e compositore italiano. Nato a Napoli nel 1960, a soli sedici anni, nel 1976 partecipa allo storico disco "Tammurriata dell'Alfasud" dei Zezi, gruppo operaio di Pomigliano d'Arco.
Si diploma in flauto al Conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli. Dopo alcuni anni di esperienza prima come flautista classico, poi come sassofonista turnista, nel 1990 realizza il suo primo album autoprodotto: Malamusica. Nel 1993 collabora con la band napoletana 99 Posse per l'album curre curre guagliò venendo citato nella canzone "Ripetutamente".
I suoi album incontrano subito il parere favorevole della critica, ma è soltanto col quarto, Vite perdite (1993), realizzato dalla Polosud e distribuito in tutto il mondo dall'etichetta tedesca Piranha, che le vendite decollano.
Nel 1996 pubblica Viaggi fuori dai paraggi, la sua prima antologia, con la quale ha inizio una collaborazione con il manifesto che dura sino al 2007.Nel 1998 l'album Lavorare stanca gli frutta la targa Tenco come migliore album in dialetto.Nello stesso anno diventa maestro concertatore alla prima edizione del festival "La Notte della Taranta" a Melpignano. Nel 1999 partecipa al progetto La notte del Dio che balla con - tra gli altri - Teresa De Sio e Vinicio Capossela.
Numerose sono le sue collaborazioni con altri musicisti (La Banda Improvvisa, Ensemble Micrologus) e con registi cinematografici e teatrali (Mario Martone, Davide Ferrario, Gabriele Salvatores - Amnèsia -, Enzo D'Alò, Renato Chiocca, Terry Gilliam - "The Wholly Family"). Difficile definire la sua musica, sempre in bilico tra reggae, folk, world music, jazz, rock, fusion, blues, musica classica... una sua caratteristica costante è il modo quasi "zappiano" di affrontare la scrittura e l'arrangiamento. Daniele Sepe così definisce il proprio stile: La musica è fatta di tante cose molto diverse fra di loro, è così come un regista fra loro di genere, pensa a Kubrick dall'horror alla fantascienza ad un film storico tutti fatti bene, io spero di fare cose molto diverse fra di loro e tutte fatte bene.