La parte soddisfatta
Dal 6 novembre fino a giovedì 11 dicembre al teatro dell'Asilo si terrà la rassegna di cinema LA PARTE SODDISFATTA
Un progetto di ricerca e di immaginazione collettiva, intrapreso più di un anno fa, intorno all'idea e alle forme di rappresentazione di quella che è spesso ritenuta la protagonista assoluta dell’età moderna: la borghesia. Ora gli studiosi dell'Opificio di Letteratura Reale incontrano i lavoratori dell’Asilo per pensare la borghesia e i suoi problemi anche attraverso il cinema, in una doppia serie di appuntamenti settimanali. Il primo ciclo è nato dalle scelte di sei esperti di cinema e di letteratura, che introdurranno brevemente i film nel corso delle serate.
Programma:
Giovedì 13 novembre h 21.00
Les parapluies de Cherbourg
di Jacques Demy (Francia 1964, 91 min)
scelto e presentato da Anna Masecchia
Musica e colori per raccontare il più romantico degli amori. Eppure, visto da un'angolazione politica, Les Parapluies de Cherbourg si conclude con l'amaro sguardo del proletariato su una borghesia inesorabile e disumana.
Giovedì 20 novembre h 21.00
The Servant
di Joseph Losey (UK 1963, 116 min)
scelto e presentato da Giancarlo Alfano
Un saggio sui rapporti di classe e sull'antinomia servo-padrone. Un capolavoro spietato.
Giovedì 27 novembre h 21.00
Le charme discret de la bourgeoisie
di Luis Buñuel (Francia, Italia, Spagna 1972, 105 min)
scelto e presentato da Stefano de Matteis
Il capolavoro comico di Buñuel, una violenta reazione contro la vita borghese ed il cinema borghese. Buñuel ci invita ad assaporare la loro infinita frustrazione e a banchettare sui loro impulsi irrazionali.
Giovedì 4 dicembre h 21.00
Edward Scissorhands
di Tim Burton (USA 1990, 105 min)
scelto e presentato da Corrado Calenda
Un contesto socialmente determinato – la classe media provinciale americana con tutti i suoi clichés – trasfigurato in chiave favolistica.
Giovedì 11 dicembre h 21.00
Carnage
di Roman Polanski (Germania, Polonia, Spagna 2011, 79 min)
scelto e presentato da Valerio Caprara
Due coppie di genitori a confronto in un appartamento di Manhattan. Una pungente e paradossale satira sul contemporaneo ideale borghese della correttezza.