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Al teatro Diana Alessandra Borgia in “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

Un ritorno al passato per la brava Alessandra Borgia con la commedia "Uomo e galantuomo" che vede protagonista Gianfelice Imparato, e che sarà in scena al Teatro Diana fino al 10 novembre. Il primo incontro di Alessandra con Eduardo regista avvenne nel 1982 con la commedia "'Nu turco napulitano"; ancora al Teatro Diana con "Chi è cchiù felice 'e me" sempre diretta da Eduardo nel 1984, proprio nei giorni in cui Eduardo morì. Alessandra ricorda che la commedia aveva debuttato solo pochi giorni prima quando furono interrotte le repliche per la perdita del grande Maestro. Successivamente, la Borgia lavorò ad un'altra messinscena di "Uomo e galantuomo" nel 1985, (protagonista era Luca De Filippo) proprio al teatro Diana, il suo ruolo era quello di Ninetta, la giovane cameriera dell'albergo. Degli incontri con Eduardo dichiara: "Ho avuto il privilegio di essere diretta due volte da Eduardo e ho imparato tantissimo dall'artista e dall'uomo". Della Compagnia che la portò in scena quell'anno, Alessandra è l'unica artista che viene presentata anche in questa edizione, questa volta ricopre un doppio ruolo: nel primo atto è l'attrice Florence, nel secondo atto è Matilde Bozzi. È stato emozionante per Alessandra rituffarsi nel passato e ritornare alle origini, tanto che afferma che "è sempre costruttivo voltarsi a guardare da dove si viene per non dimenticarlo mai... È una grande forza". Dello spettacolo di quest'anno pensa che sia "una macchina teatrale perfetta che riesce a creare sempre nuove e diverse opportunità di divertimento e a restare sempre contemporanea". Alessandra Borgia si è formata attraverso laboratori di teatro con Annibale Ruccello all'inizio degli anni '80 e il lavoro sulla tradizione nella compagnia di Eduardo negli anni dal 1982 al 1985, sotto la direzione dello stesso Eduardo fino al 1984 . Da allora la sua carriera si è avvalsa del duplice bagaglio acquisito: quello tradizionale e quello più vicino all'avanguardia e alla sperimentazione. Da De Filippo a Ruccello, Autiero, Moscato, Scavone e Santanelli, da Moliere a Cervantes, da Pinter a Mc Cann, fino all'ultima Agnieska Hernandez Diaz, autrice del testo: "Streap tease", vincitore della V biennale internazionale di drammaturgia di genere "La scrittura delle differenze". Lo spettacolo di cui è stata la protagonista, ha avuto il debutto nazionale al teatro Mercadante di Napoli per la regia di Alina Narciso. Gli spettacoli che le hanno conferito maggiori successi sono stati: "Espiantati" di Franco Autiero e "Ferdinando" di Annibale Ruccello, ripreso anche dalla Rai per "Palcoscenico" con la regia di Bertolucci. Il successo mediatico è arrivato con la serie TV "La squadra". Del cinema ama ricordare: "Pianese Nunzio...14 anni a maggio" di Antonio Capuano, "Amor nello specchio" di Salvatore Maira, con un importante ruolo accanto a Peter Stormare, pupillo dei fratelli Cohen e "I Cinghiali di Portici" di Diego Olivares di cui è stata la protagonista femminile accanto a Ninni Bruschetta, "Esterno sera" di Barbara Rossi Prudente, di cui è coprotagonista accanto a Salvatore Cantalupo. Un grande successo l'ha ottenuto con "C'è del pianto in queste lacrime", rilettura di "Lacreme napulitane" diretta da Antonio Latella. L'esperienza maturata in anni di gavetta e di studio, la maturità espressiva che ha dimostrato di aver raggiunto, la versatilità che sempre dimostrato, fanno affermare con sicurezza che sia ormai artisticamente matura per affrontare i grandi ruoli della drammaturgia, in generale; più in particolare quelli di casa nostra, le nostre donne-mito, per esempio la Rosa Priore di "Sabato, domenica e lunedì", la Amalia Jovine di "Napoli milionaria!", la Concetta di "Natale in casa Cupiello" e, perché no?, la grande Filumena!

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