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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Turismo a Napoli, de Magistris: “Non c'è emergenza gentrificazione”

Il sindaco ha partecipato all'evento 'Napoli, Firenze e Barcellona a confronto. Strategie di sviluppo turistico del centro storico'

"Non abbiamo una situazione particolarmente patologica in città, abbiamo segnali su cui stiamo intervenendo". Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, a margine dell'evento 'Napoli, Firenze e Barcellona a confronto. Strategie di sviluppo turistico del centro storico', risponde così alla domanda sulla gentrificazione del centro storico napoletano. "Ci siamo mossi - rimarca - dal primo momento, pur in una carenza di un quadro normativo regionale e nazionale, per ridurre al minimo gli effetti collaterali negativi del turismo, evitare la globalizzazione al ribasso, la massificazione, l'abbassamento della qualità e il fenomeno di gentrificazione, e dall'altro lato per evitare che ci siano attività commerciali seriali connesse alla turistificazione con un ridimensionamento delle tradizionali attività produttive".

L'incontro, promosso da Vivoanapoli e Sezione Turismo dell'unione Industriali, si è concentrato sui rischi legati allo snaturamento del centro storico e il ruolo che le istituzioni locali hanno nel governo dei processi di sviluppo del turismo e ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Dario Nardella, sindaco di Firenze; Francesc Xavier Marce', councillor of Tourism and Creative industries of Barcelona City Council; Vito Grassi, presidente dell'unione Industriali di Napoli; Valentina della Corte, docente del dipartimento di Economia, Management, Istituzioni della Federico II.

Il Comune di Napoli, sottolinea il primo cittadino, "sta mettendo in campo una serie di misure: limitazione del numero di aperture di strutture ricettive in un singolo edificio, soprattutto in alcune zone; cercare, pur in un sistema di liberalizzazione delle attività economiche, di scongiurare che ci siano catene seriali che modificano in negativo l'identità di alcuni luoghi della nostra città; incentivare coloro che aprono botteghe artigianali tipiche o trattorie tipiche della tradizione napoletana". De Magistris evidenzia anche il fatto che, a suo avviso, "la crescita di Napoli in questi anni è legata soprattutto alle attività economico-produttive locali, al turismo e alla cultura. Allo stato, i fenomeni negativi - conclude - sono arginabili".

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