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Trasporti, taglio da cento milioni: a rischio bus e metro

La quota di 174 milioni di euro riservata alla Campania per il 2012 risulta insufficiente per garantire la sopravvivenza delle attuali corse su gomma e ferro

La Campania sarà probabilmente costretta a tirare nuovamente la cinghia sul Trasporto pubblico locale (Tpl). L'avvocato Alfonso Cecere, da un anno alla guida della Sepsa e presidente regionale dell'Asstra, il raggruppamento delle Aziende pubbliche di trasporto, ha una sola richiesta: "Fondi per il trasporto pubblico, altrimenti saranno inevitabili nuovi tagli ai servizi"

La quota di 174 milioni di euro riservata alla Campania per il 2012, come si legge sul mattino, risulta a prima vista insufficiente per garantire la sopravvivenza delle attuali corse su gomma e ferro. Per questo motivo si chiederà al Governo un rafforzamento del fondo

Nell'anno appena trascorso, le cinque Province e i cinque Comuni capoluogo si sono divisi complessivamente 286 milioni di euro, cifra già decurtata in confronto al 2010. E per il 2012 si prevede una decurtazione del 39%.

Cosa accadrà? Province e Comuni dovranno concordare con le aziende dei nuovi contratti basati su un nuovo programma di servizi minimi. Per fare un esempio, se il fondo resterà di 174 milioni, il Comune di Napoli dovrà gestire complessivamente 40 milioni in meno rispetto al 2011, e la scure colpirà in modo proporzionale le corse dell'Anm (bus) e di Metronapoli (ferro).

"Ho incontrato i responsabili dei trasporti di Province e Comuni capoluogo per discutere sull'organizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale in Campania per il 2012 - ha spiegato l'assessore Vetrella - e ho presentato la bozza di delibera per i servizi minimi su gomma per l'anno prossimo che prevede l'importante novità di ripartire una quota, pari a circa il 5% delle risorse destinate agli enti locali, sulla base di un vero e proprio Patto di premialità a chi avrà dimostrato più efficienza e capacità di razionalizzazione".

Si prevedono dunque tempi sempre più bui per i pendolari che oggi già lamentano ritardi e mancanza di coincidenze sulle direttrici Salerno-Cava de’ Tirreni- Napoli e Caserta-Aversa- Napoli, due delle tratte più utilizzate della Regione. Dei 467mila viaggiatori al giorno campani, quasi 300mila sono quelli che si dirigono quotidianamente nell’area di Napoli.

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