rotate-mobile
Economia

Coltivazione del tabacco: orizzonte certo fino al 2023

Da Philip Morris la conferma di tutti gli impegni contrattuali in essere con i coltivatori

Nella nostra regione la coltivazione del tabacco risale alla seconda metà del XVI secolo. E, nonostante l'ultradecennale trend negativo del settore, la Campania continua ad essere una delle principali realtà nazionali per la produzione e l’esportazione in ambito UE. Sul nostro territorio, infatti, si produce circa la metà di tutto il tabacco italiano. Inutile dire che la produzione si contraddistingue per la prevalenza di tanti piccoli produttori: le imprese individuali rappresentano in pratica la totalità (circa il 98%), e da ciascuna di loro dipende il sostentamento di circa 5 famiglie. E' per questo che, a causa dell'emergenza Coronavirus, con le prospettive di una crisi globale senza precedenti, è stata accolta con un colossale respiro di sollievo la conferma da parte di Philip Morris Italia che tutti gli impegni contrattuali in essere e le garanzie di assistenza tecnica e supporto associate alla contrattazione del tabacco per il raccolto 2020 sono pienamente confermate e sono attive ed operative con le tecnologie abilitanti disponibili. Philip Morris ha anche ribadito l’intenzione di confermare la partnership commerciale con i coltivatori con un orizzonte certo fino ad almeno il 2023.

L'annuncio dato dalla multinazionale costituisce una conferma sostanziale di quanto previsto dall’accordo tra Coldiretti e Philip Morris Italia siglato lo scorso ottobre, che prevede acquisti di tabacco italiano da parte della multinazionale e investimenti per l’innovazione e la sostenibilità della filiera agricola per un ammontare complessivo fino a 500 milioni di euro in 5 anni. “Siamo estremamente soddisfatti di quanto affermato oggi da Philip Morris Italia perché rappresenta una conferma, anche in una evidente situazione di crisi per tutto il sistema Paese, del più significativo investimento nel settore da parte di una singola azienda privata, il cui obiettivo è garantire sostenibilità di lungo periodo per l’intera filiera tabacchicola", spiega Gennarino Masiello, vice presidente di Coldiretti e presidente di ONT Italia. Cesare Trippella, direttore divisione tabacco per la multinazionale in Italia e in Europa  commenta “La nostra filiera tabacchicola comprende circa 1000 imprese in Italia, con le quali lavoriamo quotidianamente e le cui competenze rappresentano un asset per tutto il gruppo multinazionale. Sosteniamo la produzione italiana anche in questo momento di difficoltà e oggi abbiamo voluto ribadire che il nostro impegno non è in discussione”.

La collaborazione tra Coldiretti e Philip Morris Italia dunque prosegue, con i necessari aggiornamenti sulle pratiche di lavoro, alla luce dell'emergenza sanitaria che stiamo vivendo in questi giorni. La scorsa settimana ha avuto luogo la prima “farmers webcast” che ha coinvolto in prima persona coltivatori, associazioni, ONT Italia, Coldiretti e Philip Morris Italia, volta a dare un primo segno tangibile della continuità del business e che le due realtà stanno pianificando su base regolare, per essere pronte a raccogliere tutte le sfide del futuro. "Stiamo vivendo tutti una fase inedita, che sicuramente determinerà una modifica degli approcci e delle modalità di lavoro, in cui le nuove tecnologie saranno sempre più determinanti per supportare gli sforzi quotidiani delle imprese associate. Il nostro compito dovrà essere quello di farsi trovare pronti e anticipare le sfide future capitalizzando al massimo le opportunità di efficientamento" avvisa Gennarino Masiello.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coltivazione del tabacco: orizzonte certo fino al 2023

NapoliToday è in caricamento