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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Indagine: corsa ad ostacoli per i giovani campani e il lavoro

Lo studio dell'Osservatorio generazione Proteo realizzato su un campione di 10mila studenti italiani tra i 17 e i 19 anni, ha coinvolto in Campania circa 1.500 ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado

Sono sicuri di sé (65,7%) e soddisfatti della propria vita (73,2%), proprio come gli altri giovani studenti italiani. Come loro, sono impegnati in una corsa ad ostacoli verso il lavoro, l’affermazione professionale e l’autosufficienza economica, che rappresentano le principali preoccupazioni per il futuro per 7 ragazzi su 10.

E’ il ritratto dei giovani campani che emerge dal 3° rapporto di ricerca nazionale dell’Osservatorio “Generazione Proteo” di Link Campus University, presentato oggi a Sorrento. Lo studio, realizzato su un campione di 10mila studenti italiani tra i 17 e i 19 anni, ha coinvolto in Campania circa 1.500 ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e relative province. Sfiduciati dai partiti e dal Parlamento, i ragazzi campani si discostano poco dal campione nazionale sull’importanza attribuita a valori come famiglia, amicizia, lealtà e accettazione degli immigrati. Sebbene più legati al matrimonio e di gran lunga più contrari all’aborto rispetto ai coetanei italiani (73,2% contro il dato nazionale 63,3%), anche loro individuano infatti nelle sovrastrutture sociali, economiche, politiche e culturali le barriere da superare. "L’uniformità tra le risposte dei giovani campani e quelle dei loro coetanei nel resto d’Italia – ha detto il sociologo e direttore dell’Osservatorio Generazione Proteo, Nicola Ferrigni - sottolineano come non sia più la geografia a dettare il tempo, il ritmo, la tecnica e la performance della corsa delle nuove generazioni, quanto piuttosto il complesso di strutture e sovrastrutture che, da Nord a Sud, si frappongono ed ostacolano il percorso dei giovani. Siamo di fronte dunque non più ad una generazione a macchia di leopardo – ha concluso Ferrigni - ma ad una generazione di giovani leopardi, abili arrampicatori e agili saltatori di ostacoli".

Anche quest’anno il lavoro e la paura di non realizzare i propri sogni (24,1%) sono in testa ai pensieri dei giovani campani, per i quali l’occupazione e l’autosufficienza economica restano le priorità. Il lavoro – libero professionista in primis (46,2%), poi dipendente (39,5%) e imprenditore (12,7%) – serve per raggiungere la libertà ed è al centro delle aspirazioni e delle loro preoccupazioni. La disoccupazione (22,7%) infatti preoccupa circa 10 volte di più del terrorismo (2,8%) e spaventa più di malattia (9,7%), solitudine (6,4%), morte (5,5%) e terrorismo messi assieme. Il futuro professionale incerto aggiunto alla sfiducia verso la politica – alla quale la prima dote richiesta è l’onestà (39,5%) - la dicono lunga sul sillogismo che individua gli ostacoli proprio nella società attuale e nella sua organizzazione. Se nella hit parade della fiducia si assiste a un certo miglioramento nel giudizio sulle fondamenta del Paese, è ancora molto basso il consenso per i ‘partiti politici’ (voto medio da 1 a 10: 5,2) e per il Parlamento (4,7). Fa eccezione il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che, a differenza del voto medio italiano (5,9) in Campania riscuote un 7. In forte ascesa anche gli altri protagonisti, a partire dal Presidente della Repubblica (6,9), sino a Chiesa (7,3), Forze di Polizia e Ue. Mediocre, invece, il voto dato ai sindacati, fermo a 5,3. Una distanza verso la politica, che si riflette anche sui suoi piani per la crescita: il Jobs Act, ad esempio, è una riforma ancora sconosciuta per quasi otto ragazzi campani su dieci.

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