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Economia

Telefono mania, sempre tra le mani: colpiti 6 napoletani su 10

La "Sindrome da Hand-Phone", l'ossessione per la tecnologia contagia migliaia di napoletani. I consigli su come "guarire"

Occhi fissi sullo smartphone in qualsiasi luogo, mani intente a scrivere centinaia di messaggi e ore spese a scorrere le pagine dei social network. La “Sindrome da Hand-Phone”, l’ossessione per la tecnologia contagia migliaia di napoletani.

E' davvero impossibile resistere all’utilizzo dello smartphone, tanto da tenere sempre occupate le mani. Non solo il tempo libero, il lavoro, i viaggi. Oggi la tecnologia monopolizza letteralmente le mani di milioni di italiani e una delle percentuali più alte colpisce il sud, nello specifico Napoli. Stando agli ultimi dati, il 77% degli italiani possiede infatti almeno uno degli 83 milioni di smartphone attivi nel Belpaese, utilizzati per navigare sui social e per le ‘tradizionali’ chiamate, che arrivano a 130 milioni ogni giorno. Circa 6 napoletani su 10 (65%) hanno lo smartphone sempre in mano e lo utilizzano soprattutto nel luogo di lavoro (75%), al mare (62%) e nei mezzi pubblici (48%). Sono questi i numeri che rivelano come la tecnologia abbia letteralmente invaso la vita degli napoletani, costringendoli a dedicare la maggior parte del loro tempo a WhatsApp e ai social network anche durante le classiche attività estive. Una dipendenza ribattezzata dagli esperti internazionali “Sindrome da Hand-Phone”, perché risulta capace di ipnotizzare le persone davanti ad uno schermo, tanto che sono obbligati ad utilizzare solo la mano libera pur di non staccarsi dal cellulare.

STUDIO - È quanto emerge da uno studio realizzato coinvolgendo 1500 napoletani tra i 18 e i 65 anni attraverso un monitoraggio online mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) sui principali social network – Facebook, Twitter, YouTube – blog e community interattive, per il lancio della campagna ‘Coppa Libera Tutti’ di Coppa del Nonno.

Lo studio ha visto anche la collaborazione di 50 esperti di sociologia e antropologia culturale, per stilare il decalogo “libera-mani” da utilizzare per tornare a godersi fino in fondo le cose belle che accadono ogni giorno.

COME GUARIRE - Ma come è possibile liberare finalmente le proprie mani e tornare a “toccare” ciò che offre la vita quotidiana? Secondo 9 esperti su 10 (87%) il primo passo da fare è imparare a spegnere lo smartphone ed essere in grado di capire quando è il caso di “staccare”: per fare questo si può approfittare del tempo libero per fare diverse attività come leggere un libro (75%), fare una passeggiata in bici o sport in genere (63%) coltivare la passione per il pollice verde (61%), concedere un massaggio al proprio partner (57%), sperimentare in cucina (53%) gustare un gelato in compagnia(52%). Ma quali sono i luoghi dove ci si connette più spesso? Al primo posto si posiziona il luogo di lavoro (75%), seguito dal mare (62%), bar e locali (55%), casa (54%), mezzi pubblici (48%) scuola e Università (47%).

DECALOGO PER BATTERE LA “SINDROME DA HAND-PHONE”
FARE ATTIVITÀ FISICA RILASSANDOSI: Andare in bicicletta o fare una passeggiata è sicuramente un’attività che ci permette di coltivare un benessere fisico e mentale. Il contatto reale con ciò che ci circonda - luoghi, paesaggi, persone - è fondamentale per staccare dal mondo virtuale.
LA PAROLA D’ORDINE E’ RESISTERE: Resistere all’impulso di controllare ossessivamente lo smartphone causa un progressivo distacco da una realtà parallela: in questo modo sarà possibile dare spazio a nuove abitudini, ricablando le connessioni del nostro cervello.
SU LA TESTA: Aprire gli occhi e alzare lo sguardo, incontrare l’altro senza filtri e lasciarsi trasportare dai sensi per riscoprire le emozioni reali. E’ necessario riscoprirsi osservatori, lasciare un po’ da parte il narcisismo per poter godere dello spettacolo della realtà. SFRUTTARE TUTTI I 5 SENSI: Lasciarsi emozionare dai colori, gli odori, vivere un’esperienza metropolitana che coinvolga tutti i sensi, tra cui anche il tatto può aiutare a rinunciare all’utilizzo dei dispositivi mobile e tornare ad assaporare la bellezza che ci circonda.
GO OFFLINE: Concretamente è la soluzione che scioglie ogni residua difficoltà. Individuare i momenti in cui spegnere il cellulare per dedicarsi completamente all’ambiente e alle persone: a tavola, in spiaggia, con il partner o durante il lavoro.
OLD BUT GOLD: A volte gli strumenti tradizionali aiutano a “liberare le mani” dalla tecnologia: ad esempio utilizzare un orologio da polso o una normale sveglia permette di evitare di dover continuamente affidarsi telefono per conoscere l’ora e alzarsi dal letto.
INCONTRARSI EVITA BRUTTE SORPRESE: La relazione face-to-face è quella che struttura il rapporto sociale e consente di conoscere realmente l’altro ed evitare brutte sorprese; come quando si incontrano amici conosciuti online sui quali si erano fatte aspettative sovrastimate.
UN OSTACOLO… PUO’ AIUTARE: Creare un vero e proprio percorso ad ostacoli può essere utile per scoraggiare un uso compulsivo dello smartphone. Ad esempio inserire un codice di sicurezza o eliminare le app che creano più dipendenza può aiutare a rompere le routine tecnologiche.
AFFIDARSI AL “BATCH PROCESSING”: Se è necessario guardare il telefonino è possibile utilizzare “batch processing”, che consiste nel concentrare in un unico momento più attività, avendo più tempo a disposizione da dedicare alle altre mansioni o alle relazioni sociali. MANGIARE UN GELATO IN COMPAGNIA E’ UN ANTIVIRUS: E’ importante crearsi dei momenti “antivirus”, da dedicare completamente ad attività che rendano possibili incontri reali come mangiare un gelato, le mani saranno libere di interagire con gli altri.

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