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Saldi invernali a Napoli, ecco il decalogo "anti truffa"

Dall'Adoc dieci regole per evitare raggiri e problemi. La novità: cambiare la merce in saldo in caso di difetto è possibile. Il consumatore ha infatti tempo due mesi dall'acquisto

Saldi invernali a Bari: i consigli per evitare truffe
Saldi in Campania, si parte giovedi 5 gennaio. Ecco allora dieci regole per evitare truffe e raggiri durante il periodo dei saldi. A fornirle è l'Adoc, l'associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori.

1. Conservate sempre lo scontrino: il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la novità è che non c'è più bisogno, come stabilito dall'art. 1495 del cod. civ., di denunziare "i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta". Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare "al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto".

2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce "Saldo" deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli.

3) Mai fermarsi al primo negozio che propone sconti: è necessario confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l'acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.

4) Cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai.

5) Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi.

6) Meglio recarsi nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale csi conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell'acquisto.

7) Sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto "in modo chiaro e ben leggibile" (Dlg n. 114/98). La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova".

8) Prova dei capi: non c'è l'obbligo. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l'adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10) In caso di fregatura ci si deve rivolgere all'Adoc oppure all'Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.



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