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Saldi, dopo dieci giorni è flop: crisi e pochi soldi da spendere

Il presidente di Confesercenti Napoli: "Avevo fatto questa previsione amara già a novembre. Se tante persone finiscono in cassintegrazione o perdono il lavoro non c'è una via di fuga"

Una indagine di Confesercenti ha analizzato la questione saldi a Napoli, raccogliendo i pareri e le impressioni dei commercianti. Il risultato è da ogni punto di vista un vero disastro. I negozi restano vuoti, i consumatori spendono solo per lo stretto necessario, reinviando le "compere per diletto". Ad essere in calo è tutto il commercio che riguarda l'abbigliamento con particolare attenzione a quello delle scarpe. Si spende molto di meno per le calzature, magari tornando allo schema di tanti anni fa quando si andava a far risuolare le calzature piuttosto che comprarne altre.

Federconsumatori Napoli ha quantificato per ogni famiglia una spesa dei saldi intorno ai 190 euro. Un dato allarmante che ci riporta anni e anni indietro nel tempo. La gente spende poco perchè ha paura del futuro. Un futuro che sembra sempre più incerto. «Sui prezzi inciderà anche l'aumento della benzina, arrivata a Napoli sopra gli 1,80 euro al litro e questo peserà anche ai supermercati e ai negozi, dove i prodotti vengono trasportati su gomma». spiega ADNKRONOS. E  come avverte la Federconsumatori Napoli, comprare con i saldi può non essere sempre conveniente. Spesso, più che saldi ci troviamo di fronte a dei veri e propri bidoni, in quanto applicati a capi di 4 anni prima. Ma ci sono dei metodi «per evitare brutte sorprese in questo periodo di svendite».  

Ed è proprio la Federconsumatori a stilare un decalogo.Tra le regole da seguire, conservare sempre lo scontrino, fare attenzione ai cartellini sui quali dev'esserci il vecchio prezzo e la percentuale di sconto, girare più negozi e utilizzare bancomat e carte di credito.

«C'è stato chi ha alzato il prezzo poco prima dell'inizio dei saldi, ma ormai i consumatori sono furbi ed esperti e lo denunciano», spiega Stornaiuolo, che apprezza la liberalizzazione degli orari dei negozi scattata a Napoli da inizio anno per invogliare a comprare senza  avere lo stress degli orari. «Questo non vuol dire che ci sarà un boom di vendite, ma la città acquisterà un surplus di modernità, cose che può solo far bene alla metropoli».

C'è invece chi, come la Confesercenti Napoli, è totalmente contraria. «Siamo assolutamente contro - dichiara il presidente Schiavo - in questo momento di grande pessimismo economico è impossibile che i negozianti restino aperti. Saranno solo le grandi catene a farlo, facendolo pesare sui lavoratori e sostenendo più costi che i consumatori come sempre pagheranno».

E conclude: «Ci sono cose più importanti che abbiamo il dovere di affrontare. Il nostro commercio è invaso da merce contraffatta, venduta davanti ai negozi. E questo accellera tutta la crisi commerciale. É da qui che bisogna cominciare per lavorare sulla crescita di tutto il territorio».

Saldi invernali a Napoli © Tm News/Infophoto

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