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Economia

Anno terribile per i commercianti napoletani: si spera nei saldi

Annata nera per i commercianti di Napoli che, secondo Tullio Nunzi, commissario di Ascom Confcommercio Napoli, hanno sofferto la crisi. Si spera con la partenza dei saldi estivi il 2 luglio 2010

Bilancio negativo per i negozi napoletani. A dirlo è Tullio Nunzi, commissario di Ascom Confcommercio Napoli, che definisce il 2010 come "l'annus horribilis" per i commercianti di Napoli e "le stime per l'anno prossimo sono anche peggiori: molti negozianti sono stremati dalla crisi".
Al via da domani a Napoli, prima città in Italia insieme a Potenza, in Basilicata, i saldi potrebbero essere una boccata d'ossigeno per i commercianti. "Gli incassi dei saldi rappresentano il 40% degli introiti annui - dice Nunzi - e speriamo che vadano bene, altrimenti saremo di fronte a un'emergenza nel settore". In media, ogni famiglia, fa sapere Nunzi, spenderà 300 euro. "E' una stima più o meno uguale agli altri anni - sottolinea - e ci auguriamo che le previsioni siano reali". Attenzione alle percentuali degli sconti: "I saldi non possono andare oltre il 50% - sottolinea Nunzi - al di sopra di questa soglia, saldi, per esempio tra il 75 e l'80% sono un po' anomali". Nessun pericolo però di truffe o di imbrogli per i clienti. "I commercianti hanno tutto l'interesse a vendere - precisa - soprattutto in un momento di contrazione dei consumi". "I dati diffusi dall'Istat - continua - indicano una crisi dei consumi. La Campania è al di sotto della media nazionale e a Napoli la situazione è anche peggiore". Il settore del commercio, spiega "é entrato più tardi nella fase di crisi rispetto ad altri e, purtroppo ne uscirà anche più tardi". A questo si aggiunge anche un altro elemento di preoccupazione. "Molti commercianti ci hanno segnalato la difficoltà di accesso al credito - afferma - C'é richiesta alle banche di finanziamenti, ma gli istituti di credito non lo concedono". Una situazione "rischiosa" che riguarda soprattutto i piccoli esercizi, quelli "a conduzione familiare". "Senza liquidità e senza finanziamenti della banche - conclude Nunzi - si va dritti dritti verso l'usura".

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