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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Casalnuovo di napoli

Puritalia, le auto sportiva italiane ripartono da Napoli

La startup di Paolo Parente assembla a Casalnuovo: artigiani delle vetture di lusso per un marchio che vuole portare in Italia, ed al Sud, il trend delle piccole case automobilistiche di lusso

Napoli ha un posto nella storia delle auto sportive: è grazie a Nicola Romeo, il santantimese padre dell'Alfa. Oggi qualcuno vuole riportare quei fasti in città: l'imprenditore 37enne Paolo Parente ha messo in piedi Puritalia, start-up motoristica tutta partenopea.
Parente lavora nel settore informatico, è già il fondatore e amministratore della E-Dea di via Toledo. Sono pronti i prototipi della 427, una moderna roadster che sarà assemblata con tecnica artigianale tutta italiana. A Casalnuovo. se ne faranno solo 427 esemplari, destinati a mercati extraeuropei.

"Puritalia non è venuta fuori come progetto industriale, ma come pura passione – racconta Parente a proposito di un'avventura nata quattro anni fa – Mi piacciono le auto d’epoca e quando lavoravo qualche tempo fa in America, ebbi modo di comprare una replica della Cobra". "Da lì l’idea di fare una macchina di quel tipo, ma con la tecnologia e l’evoluzione di oggi, conservando l’approccio di Shelby alla costruzione, cioè prendendo il meglio sul mercato".

Su design di Fabio Ferrante (ex Bertone, Pininfarina), la vettura ha un motore Ford Modular, ammortizzatori a gas Bilstein, freni Brembo, sedili Recaro, cerchi Hre, molle Eibach. "I prodotti migliori al mondo", spiega l'ideatore, "e poi tutto finisce nelle mani di artigiani italiani, attivi qui nell’area industriale di Napoli Est".
In Italia non esiste la tradizione delle piccole case automobilistiche che invece hanno vita e successo negli States o in Inghilterra. Puritalia, sei dipendenti, vuole interrompere questo trend.

E già si pensa al prossimo progetto, la Gtq, una gran turismo, in programma per il 2018. "Se la 427 vuol essere il nostro biglietto da visita sul mercato internazionale, col secondo progetto entriamo proprio nel cuore dell’impresa – spiega Paolo Parente – cioè innovare sui motori. L’idea è lavorare sulla motorizzazione ibrida benzina/elettrico applicandola a quattro ruote motrici: le anteriori guidate dall’elettrico, le posteriori dal motore a benzina".

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