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Cipe, via libera al Piano per il Sud: fondi per oltre 7 miliardi di euro

La delibera prevede interventi riguardanti grandi opere strategiche nazionali. Nappi: "Per il Mezzogiorno una fase di riequilibrio e superamento del gap infrastrutturale che lo divide dal resto del Paese"

Decolla ufficialmente la parte infrastrutturale del Piano Sud. In queste ore il Cipe ha infatti dato il via libera al primo atto concreto del provvedimento. La delibera prevede il finanziamento di interventi prontamente cantierabili riguardanti grandi opere strategiche nazionali. In particolare la delibera assegna: 790 milioni alla ferrovia veloce Napoli-Bari; 406,5 alla strada statale Sassari-Olbia; 240 milioni alla ferrovia Salerno-Reggio Calabria; 217,1 milioni al completamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria; alla linea ferroviaria Catania-Palermo sono destinate risorse per 482 milioni di euro derivanti da fondi comunitari nella disponibilita' della Regione Siciliana e dei programmi nazionali. In totale alle opere di valenza nazionale la delibera assegna 1,653 miliardi di euro che permettono di attivare un insieme di infrastrutture che nel complesso vale circa 20 miliardi di euro.

La delibera CIPE prevede, inoltre, ulteriori assegnazioni per 5,817 miliardi di euro a favore di 128 infrastrutture di rilievo interregionali e regionali, in grado di attivare investimenti per oltre 10 miliardi di euro. Questa la ripartizione: Sicilia 1.197,9 milioni di euro, Campania 1.181,6 milioni di euro, Puglia 1.042,9 milioni di euro, Calabria 723,4 milioni di euro, Sardegna 666,9 milioni di euro, Molise 586,5 milioni di euro, Basilicata 418,6 milioni di euro.

Il commento del capogruppo di Noi Sud nel Consiglio regionale della Campania, Sergio Nappi. "Lo sblocco di oltre 7 miliardi di euro da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica presieduto da Gianfranco Micciché consentirà al Mezzogiorno di avviare una fase di riequilibrio e superamento del gap infrastrutturale che lo divide dal resto del Paese. Le opere inserite nel Piano per il Sud sono tutte immediatamente cantierabili e interessano la regione Campania per oltre 1,7 miliardi. Destano preoccupazione invece - aggiunge il consigliere regionale - le valutazioni di preconsuntivo della Svimez sulla crescita del mezzogiorno. Nel 2010 il Mezzogiorno ha segnato rispetto all'anno precedente un modesto +0,2%, ben lontano dal +1,7% del Centro-Nord, mentre nel medio periodo: dal 2001 al 2010 il Mezzogiorno ha segnato una media annua negativa, -0,3%, decisamente distante dal + 3,5% del Centro-Nord, a testimonianza del perdurante divario di sviluppo tra le due aree".

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