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Economia

"La pizza è un'arte, sia patrimonio Unesco": boom di firme vip al nord

Tra i firmatari della petizione: Claudio Bisio, Renato Pozzetto, Roberto Maroni, Ettore Prandini, Jimmy Ghione, Oscar Farinetti,Piero Fassino, Roberto Moncalvo

Prosegue il tour per chiedere che l'arte della pizza napoletana sia inserita nell'elenco dei beni tutelati dall'Unesco. Dopo aver toccato, tra le altre, le città di Roma e Napoli, insieme alla tappa internazionale di Londra, la petizione sbarca a Milano per mobilitare tutti i sostenitori del Nord della penisola.

Il riconoscimento dell'arte della pizza napoletana nella lista Unesco è sempre più una campagna di carattere nazionale che coinvolge cittadini e personalità di molte regioni. In attesa di giungere nel capoluogo lombardo, lunga è già la lista di firmatari eccellenti rappresentativi del Nord Italia: i lombardi Claudio Bisio e Renato Pozzetto, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il Vicepresidente della Coldiretti Ettore Prandini, i piemontesi Jimmy Ghione, inviato di Striscia la Notizia, il fondatore di Eataly Oscar Farinetti, il Sindaco di Torino Piero Fassino, il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Ci sono anche loro tra i 30mila sostenitori dell'iniziativa di Alfonso Pecoraro Scanio.

A tal riguardo mercoledì 19 Novembre la Fondazione UniVerde promuove a Milano con Rossopomodoro – in collaborazione con Coldiretti, Associazione Pizzaiuoli Napoletani e Change.org – l'evento “Dopo la Dieta Mediterranea anche l'Arte della Pizza nel Patrimonio Mondiale Unesco. Per una pizza fatta a regola d'arte, genuina, con ingredienti italiani di qualità”.

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