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Limiti orari a Napoli, le richieste dei gestori scommesse: "Regole uguali per tutti”

Riduzione dell'offerta e uniformità di trattamento per agenzie di scommesse, corner e sale da gioco. E' quanto hanno chiesto i gestori nel nuovo incontro al Comune di Napoli sul regolamento che disciplina gli orari di apertura e di esercizio delle sale da gioco

Riduzione dell’offerta e uniformità di trattamento per agenzie di scommesse, corner e sale da gioco. E’ quanto hanno chiesto i gestori nel nuovo incontro al Comune di Napoli sul regolamento che disciplina gli orari di apertura e di esercizio delle sale da gioco.

"Siamo in attesa di conoscere l’esito dei ricorsi al Consiglio di Stato - spiega ad Agipronews Pasquale Chiacchio, presidente dell’Associazione Gestori Scommesse Italia, parlando delle udienze in programma il 6 ottobre - . Nel frattempo continuiamo a lavorare con l’Amministrazione, il percorso di confronto continua".

Dopo il primo no del Comune alla modifica del regolamento, per i gestori delle sale scommesse rimangono due i punti imprescindibili su cui lavorare: "Più che sulla riduzione degli orari dell’attività - aggiunge Chiacchio - servirebbe un taglio all’offerta di gioco. Non ha senso stabilire fasce orarie se poi i luoghi dove giocare sono così tanti, tanto più se c’è il rischio di mettere in pericolo l’impiego delle persone che vi lavorano, visto il calo drastico della raccolta. La diminuzione sarebbe una tutela per tutti: per il Comune, per gli imprenditori, per i lavoratori e i consumatori».

Inoltre, continua Chiacchio, "chiediamo l’uniformità di trattamento con i ‘corner’, esclusi al momento dall’ordinanza comunale. Rimane questa grande anomalia che abbiamo fatto presente".

L’assessore comunale alle Attività produttive, Enrico Panini, "chiederà un passaggio con l’Avvocatura del Comune e in tempi brevi dovrebbe arrivare la risposta", conclude il presidente dell’Associazione Gestori Scommesse Italia.

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