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Venerdì, 29 Marzo 2024

Contro-tour nella Napoli senza turisti post-Covid. L'allarme di una guida: "Zero prenotazioni"

Strade del centro semi-deserte, bar e ristoranti vuoti, i principali monumenti della città senza le file degli ultimi anni. "Se le istituzioni non intervengono, rischiamo di non ripartire più"

Passeggiare nella Napoli post-Covid è come fare un salto indietro nel tempo di dieci anni. Le conseguenze del blocco del turismo internazionale si riflettono nelle strade vuote del centro storico, nei bar e nei ristoranti vuoti, quando fino alla scorsa estate, trovare un posto a sedere o una stanza, di questi tempi, era un'utopia. 

Abbiamo seguito Paolo Mazzarella, guida turistica autorizzata, in un contro-tour del capoluogo partenopeo, mostrando gli effetti che la pandemia ha prodotto sull'economia locale. I bus turistici non fermano più in piazza del Gesù, i decumani non brulicano di folla, le botteghe di San Gregorio Armeno sono chiuse o desolatamente vuote, Cappella San Severo chiude i battenti due volte a settimana. "Ancora adesso registriamo zero prenotazioni. - racconta Mazzarella - Mancano i gruppi stranieri, specialmente americani. Dobbiamo sperare nel turismo interno, ma esistono dei limiti psicologici a muoversi di questi tempi. La verità è che lo Stato non si è mosso per questo settore. Non si tratta di assistenzialismo. Si tratta di investimenti, perché se continua così si rischia che alla ripresa non ci sarà nessuno, perché saranno tutti falliti".

Infine, un appello ai viaggiatori italiani: "Napoli è una delle città che ha attutito meglio il colpo del Coronavirus in termini di contagi. Al momento è uno dei luoghi più sicuri al Mondo. Spero che gli italiani la scelgano come meta delle loro vacanze".

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