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Economia

"La Circumvesuviana poteva chiudere, salva per una firma coraggiosa"

In una nota aziendale l'Eav fa il punto sulla chiusura del contenzioso sulla vicenda Metrostar

La Circumvesuviana poteva chiudere. "Se non avessimo firmato una coraggiosa transazione nel 2016 – recita una nota aziendale dell'Eav – stamattina non avremmo in circolazione 19 treni Metrostar ed avremmo dovuto chiudere la Circumvesuviana in attesa della risoluzione in tribunale del contenzioso. Il servizio, che oggi è insufficiente con 60 treni, sarebbe stato impossibile con 41 treni".

La risoluzione della vicenda Metrostar si è rivelata quindi determinante. "Firmare quella transazione era un atto dovuto – ha spiegato Umberto De Gregorio, presidente dell'Eav – ci voleva un po’ di coraggio ma era assolutamente necessario. Abbiamo avuto controlli da Anac e della guardia di finanza ma siamo sereni, abbiamo operato nell’interesse dei cittadini. Oggi possiamo finalmente affermare che l’annosa vicenda relativa ai treni Metrostar, forniti dall’Ati AnsaldoBreda/Firema Trasporti per le linee vesuviane dell’Eav, è stata definitivamente e positivamente risolta".

Tra il 2013 ed il 2015 ci fu un'analisi dei guasti ai vettori che non portò a stabilire una chiara motivazione delle avarie. Si è quindi deciso di chiudere il contenzioso con le società fornitrici nel 2016: la firma che, secondo De Gregorio, ha salvato la Circum.

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