Fiat Pomigliano, Marchionne: “Senza intese chiude”
"Spero in una intesa il più presto possibile", ha aggiunto. Ai giornalisti che chiedevano quale fosse il termine Marchionne ha risposto: "c'é un limite a tutto. Io la macchina la devo far partire"
Nuvole nere si stagliano sul futuro dell'impianto Fiat di Pomigliano d'Arco. Nuvoloni preannunciati dall'Ad Sergio Marchionne al convegno del Consiglio Italia-Usa, riferendosi alla trattativa di oggi sullo stabilimento di Pomigliano: "Spero in una intesa il più presto possibile". Ai giornalisti che chiedevano quale fosse il termine Marchionne ha risposto: "c'è un limite a tutto. Io la macchina la devo far partire".
Quanto alle richieste di ulteriori aperture, da parte della Cgil, per un miglioramento dell'accordo, Marchionne ha risposto: "lasciamoli parlare e negoziare, e poi vediamo. Siamo alle fine dei tempi".
Quando i giornalisti gli hanno chiesto se senza intese la Fiat di Pomigliano rischi la chiusura, Marchionne ha risposto: "Non vedo cos'altro potrei fare". Interrogato ancora sul futuro dello stabilimento dichiara: "Che cosa ci facciamo? Ci facciamo campi di calcio?"
Ai cronisti che chiedevano se eventualmente la produzione potesse essere spostata in Serbia, Marchionne ha risposto: "É un Paese, per esempio, c'è anche la Polonia, dove hanno fatto questa macchina. Ma comunque ci sono molti Paesi".