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Da una guida turistica lettera a de Magistris: "Situazioni inaccettabili, c'è molto da fare"

Diretta al sindaco di Napoli, pubblichiamo la lettera aperta inviataci da una guida turistica abilitata della Regione Campania a proposito dello stato in cui versa il centro cittadino

Riceviamo e pubblichiamo, da una giovane guida turistica napoletana, una lettera aperta diretta al sindaco Luigi de Magistris. La denuncia, colma di amore per la città, riguarda i disagi che turisti e operatori del settore devono vivere quotidianamente.

Caro Sindaco,
comincio questo intervento chiarendo sin dal principio che ciò che leggerà di seguito non è altro che una dichiarazione d'amore verso la mia (la nostra) città. E, come sempre quando si ha a che fare con i grandi amori, le cose si complicano. C'è grande differenza fra l'amare e l'essere innamorati. Amare è una scelta che accompagna i sentimenti, e che si rinnova ogni giorno, con dedizione, consapevolezza, impegno. Questa premessa doverosa serve a corroborare la richiesta di aiuto della presente. Non c'è bisogno che elenchi qui i numerosi problemi che un cittadino qualunque deve affrontare ogni giorno a Napoli (difficoltà che vanno dall'attraversare la strada districandosi fra auto in seconda e terza fila e motorini che circolano anche sui marciapiedi, al NON ottenere un semplice cambio di residenza presso gli uffici del Comune a causa di reiterati assenteismi degli impiegati), e mi rendo conto che si trova quotidianamente a dover gestire una serie di difficoltà notevoli, il più delle volte peggiorate dalla mancanza di fondi adeguati e da persone che non svolgono il proprio lavoro. In qualità di Guida Turistica abilitata della Regione Campania mi sento però di dover far sentire la mia voce sui disagi che i turisti e gli operatori del settore si trovano a dover fronteggiare.

A cominciare dal vergognoso stato in cui versano i mezzi pubblici. A mio avviso non serve accogliere i turisti con vassoi di dolci e mappe se poi non ci si può muovere dignitosamente all'interno della limitata area del centro storico, sia per il malfunzionamento del trasporto urbano, sia per la pessima viabilità (preferisco sorvolare, almeno per il momento, sul tasto "collegamenti verso la zona vesuviana").

Le porto un esempio pratico, autobiografico: qualche giorno fa ho accompagnato un gruppo di studenti milanesi in giro per la città. I Decumani, via Duomo, via Toledo, stazioni della metro, piazza Plebiscito. Il comune denominatore è stata l'oggettiva difficoltà a deambulare. Accedere ai marciapiedi o anche solo attraversare la strada, a causa del parcheggio selvaggio, del trasporto e consegna merci alle attività commerciali a orari improbabili, e a causa degli anarchici motorini è stato praticamente impossibile (mi riferisco soprattutto e paradossalmente a via Medina, una delle strade più ampie della città, dove c'è anche la Questura). E poco o nulla aggiunge il fatto che nel gruppo ci fossero anche degli studenti diversamente abili e in sedia a rotelle.

Non è accettabile che in una città come la nostra, in pieno centro storico, si permetta una condotta stradale del genere, e agire affinché i cittadini rispettino le norme più basilari del codice stradale DEVE essere una priorità dell'Amministrazione. E se le sanzioni non funzionano come dovrebbero, si proceda dunque con metodi più drastici, e sicuramente più efficaci.

Altro spunto per la presente mi è giunto dopo aver partecipato alla conferenza stampa dello scorso 29 marzo per la presentazione del progetto "Crocieristi all'Opera" presso la Stazione Marittima. L'assessore Matera, il presidente dell'AdsP Spirito, la Soprintendente Purchia si sono tutti riempiti la bocca con parole quali "restituiamo il porto alla città e ai cittadini", o "dal molo Beverello al Palazzo Reale i Crocieristi hanno davanti 150 mt di pura bellezza". Non v'è dubbio alcuno che quelli dal Molo Beverello al Palazzo Reale siano 150 mt di pura bellezza. Il problema sorge quando l'occhio si abitua all'abbaglio, e si cominciano a notare "dettagli"quali il vergognoso stato della Galleria Umberto, o della facciata del Teatro San Carlo (per fortuna, invece, dopo quasi 3 anni, le impalcature sono state tolte almeno dalla facciata del Palazzo Reale).

Il turismo è, come Lei ben sa, sicuramente uno dei nostri maggiori punti di forza, e a mio avviso, una priorità su cui bisogna investire assolutamente tutte le risorse possibili, in maniera costruttiva e produttiva, e in tempi ragionevoli. E so che lei ha già fatto tante cose, e lavora instancabilmente, però La prego, intervenga al più presto affinché almeno le zone dove transitano ogni giorno centinaia di turisti (e cittadini) possano essere godibili in maniera dignitosa e decorosa.

Buon lavoro.
MDF

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