Editoria: 2,5 milioni per giornalisti precari. De Luca: "Informazione è intrecciata alla politica"
Una legge attesa 18 anni quella sull'editoria in Regione Campania. Uffici stampa istituzionali e stabilizzazione dei precari con contratti nazionali i due capitoli principali di una norma che stanzia 2,5 milioni di euro destinati a emittenti radio/tv, testate on line, stampa locale.
Soldi che dovrebbero servire a tramutare in contratti più stabili le collaborazioni di migliaia di giornalisti campani, vittime di una crisi senza precedenti del settore negli ultimi 20 anni.
La legge obbliga gli enti a dotarsi di addetti stampa, da selezionare tra i giornalisti professionisti, con l'idea di eliminare quel fattore di discrezionalità, a scapito della professionalitò, di cui hanno potuto godere i rappresentanti istituzionali.
Per il presidente Vincenzo De Luca, la legge sull'editoria locale aumenterà il livello di autonomia dei giornalisti "...oggi in posizione troppo subordinata rispetto agli editori. In Italia, è difficile trovare editori puri e l'informazione è intrecciata alle vidende politiche nazionali".