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Economia Pomigliano d'arco

Fiat Pomigliano in proteste, pronti a passare Natale in catene

Sono ancora incatenati davanti al municipio i lavoratori precari della Fiat di Pomigliano d'Arco. Hanno annunciato che, se non ci saranno risposte positive da parte dell'azienda automobilistica, sono intenzionati a passare il Natale incatenati

Le proteste degli operai della Fiat di Pomigliano non accennano a cessare, anzi: sono rimasti incatenati tutto il giorno davanti al municipio per protestare contro il mancato rinnovo del contratto di lavoro.

I lavoratori hanno annunciato che, se non ci saranno risposte positive da parte dell'azienda automobilistica, sono intenzionati a passare il Natale incatenati davanti al comune.

Dichiara Mimmo Vacchiano, rappresentante sindacale della Uilm: "L'atteggiamento della Fiat è inspiegabile non riusciamo a capire perché un'azienda che annuncia di voler investire otto miliardi di euro per gli stabilimenti non abbia la possibilità di garantire un futuro a questi operai. Siamo mortificati, ed i lavoratori non vogliono tornare a casa dalle proprie famiglie, per dire che non c'è futuro. Cosa faranno questi operai una volta fuori dalla Fiat? - aggiunge il sindacalista - il più giovane ha poco meno di 40 anni, e tutti hanno figli, bollette da pagare, la scuola da garantire, alcuni un mutuo".

I lavoratori sono in attesa di notizie da parte del prefetto di Napoli, al quale il sindaco Antonio Della Ratta ha chiesto la convocazione di un tavolo a livello locale con Regione, Fiat e sindacati, per trovare una soluzione per gli operai. "Ieri la Fiat non ha dato risposte sul loro futuro - ha detto il sindaco - speriamo che con l'intervento del prefetto si riesca ad intavolare un dialogo costruttivo".

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