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Economia

Fase 2, Ministro Bonetti: "Al via mini-servizio civile per giovani"

"5 milioni per il progetto Time to care": lo ha dichiarato il ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità a Tele Club Italia

"Responsabilità e fiducia sono le parole che ci devono accompagnare in questa fase 2. Fiducia nei confronti dei cittadini e responsabilità da parte della comunità nel continuare a rispettare le regole anti-contagio". A dichiararlo, a Tele Club Italia, nell'ambito della trasmissione Tg Club - Speciale Coronavirus, è il ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità Elena Bonetti.

Il Ministro Bonetti a Tele club Italia: "5 milioni per progetto Time to care"

Il rappresentante dell'Esecutivo ha spiegato quali sono le misure messe in campo per sostenere le famiglie e le fasce più deboli nella fase dell'emergenza. "Abbiamo siglato con il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, un protocollo di intesa da 5 milioni di euro per finanziare il progetto "Time to care". Contrattualizzeremo giovani dai 18 ai 35 anni per supportare a domicilio i bisogni delle famiglie con persone anziane. Una sorta di mini-servizio civile".

Altro nodo problematico creato dall'emergenza è quello dei bimbi e dei genitori. Con la chiusura delle scuole, mamme e papà non sanno come dividersi tra casa e lavoro. "Stiamo costruendo un nuovo decreto -  ha spiegato la Bonetti -. Avevamo già introdotto uno strumento importante come i congedi parentali. Lo raddoppieremo erogando a favore dei beneficiari un'indennità del 50 per cento dello stipendio. Rinnoveremo anche i voucher per i baby-sitter, pensando di estenderlo anche ad altre figure di carattere educativo per consentire ai bimbi di riprendere alcune delle attività che per via dell'emergenza sono state sospese. Il piano dell'infanzia per l'estate deve rispondere alla doppia esigenza del diritto all'educazione e al gioco e alla tutela delle famiglie".

Le donne sono una grande risorsa di questo Paese

Massima attenzione, infine, da parte del ministro della Famiglia alla figura delle donne. Secondo la Bonetti, il 70 % degli operatori sanitari impegnati nell'emergenza del coronavirus è composto da persone di sesso femminile. "Le donne sono una risorsa straordinaria - ha dichiarato -. Il Paese deve approfittare di questo momento per comprendere che il modello di donna che abbiamo costruito in questi anni va cambiato. Non è vero infatti che per essere una brava lavoratrice non si possa essere una buona mamma e viceversa. Dobbiamo organizzare un tempo di vita che consenta alle donne di essere sia madri che lavoratrici".

Purtroppo, però, con l'isolamento domestico sono aumentati anche gli episodi di violenza sulle donne. Per contrastare il fenomeno, il Ministero delle pari opportunità ha rilanciato la campagna del numero verde 1522 e ha finanziato la creazione di un app che permetta alle vittime di violenza di usare una chat per entrare in contatto con operatori specializzati. "I risultati ci sono stati: nel solo mese di aprile abbiamo avuto più di 1000 richieste di aiuto a fronte delle 397 registrate nello stesso periodo del 2019. Anche in caso di isolamento - ha spiegato la Bonetti - c'è una comunità pronta ad aiutare le donne".

Infine a Tele Club Italia il ministro del Governo Conte ha spiegato la scelta di limitare le visite soltanto ai congiunti per la fase 2 e non anche agli amici. "Bisogna circoscrivere il numero di persone che entrano in contatto con ogni persona. Se sono nella cerchia familiare, sono più facilmente rintracciabili. Altrimenti diventa complicato ricostruire la catena dei contagi. I contatti relazionali devono essere riferiti a quelli con cui ognuno di noi condivide una quotidianità".

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