rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Acerra

Vertenza La Doria di Acerra, Di Maio deluso: "La proprietà non ci ha incontrati"

Il ministro del Lavoro, oggi a Napoli per la vertenza riguardante lo stabilimento, ha annunciato di non volersi arrendere. Forza Italia critica verso De Luca e il governo

Nessun passo in avanti nella vertenza La Doria di Acerra, stabilimento destinato secondo la proprietà alla chiusura. Fumata nera anche all'incontro di oggi in Regione, al quale ha partecipato anche il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio.

"Abbiamo avuto un incontro con la proprietà che sta chiudendo uno stabilimento ad Acerra – ha spiegato Di Maio – Non ci siamo ancora. È assurdo trovarsi attorno a un tavolo in cui il Governo, la Regione, il Comune mettiamo tutti a disposizione strumenti per evitare la chiusura di una fabbrica in un'area già martoriata e ci dicono che non si può fare. In questa vertenza non si perdono posti di lavoro ma si perde un insediamento industriale su un territorio che è vita per Acerra perché è uno dei pochi che si occupa di agricoltura".

La Doria di Acerra chiude i battenti

"Io avevo pregato la proprietà almeno di vederci al tavolo e di discutere e loro – ha aggiunto il ministro – all'incontro che avevamo avuto al ministero qualche giorno fa mi avevano fatto capire che sarebbero venuti al tavolo. Così non è stato. Abbiamo incontrato il direttore del personale. Non mi arrendo, ritornerò all'attacco".

Opposizione critica con De Luca e Di Maio

"L'indisponibilità de La Doria nei confronti della Regione e del ministro Di Maio non sorprende affatto e basterebbe chiedersi quale sia stato l'impegno, praticamente nullo, del governo regionale e di quello nazionale in questi ultimi tre anni per comprenderne le ragioni": così ha invece commentato il presidente del Gruppo di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania, Armando Cesaro.

"Siamo e restiamo al fianco dei lavoratori di Acerra ai quali, comprendendone le difficoltà e le preoccupazioni per il futuro del loro territorio, esprimiamo tutta la nostra solidarietà – aggiunge Cesaro – ma non possiamo non denunciare la debolezza e la superficialità con la quale il governo e De Luca, che ha a dir poco trascurato l'interlocuzione con un'azienda che in Campania conta ben 4 stabilimenti ed oltre 500 dipendenti, ha affrontato le politiche industriali agroalimentari annunciate nel suo Defr già nel 2015".

"Né possiamo tacere il fallimento assoluto del decantato Decreto Dignità – va avanti il consigliere regionale – strumento al quale andrebbe cambiato nome visto che non ne restituisce né ai lavoratori né ai territori vittime di una costante e inarrestabile desertificazione".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vertenza La Doria di Acerra, Di Maio deluso: "La proprietà non ci ha incontrati"

NapoliToday è in caricamento