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Protesta Cub, una croce sul castello di Acerra: "La nostra via Crucis"

Senza salario da quattri anni, da domenica hanno occupato il tetto del castello. "Crocifissione di Stato: 3 suicidi al giorno di operai": è quanto recita il loro striscione

Una croce di legno, alta quattro metri. E sotto lo striscione "Crocifissione di Stato: 3 suicidi al giorno di operai". È la protesta dei senza salario Cub sul tetto del castello di Acerra, dove i manifestanti sono in presidio da domeni scorsa. "Questa la nostra Via Crucis in terra – spiegano i lavoratorio del Consorzio regionale Unico di Baciono – quella di chi non ha niente e non è aiutato da nessuno".

I lavoratori, 1200 addetti alla raccolta differenziata di Napoli e Caserta, sono ancora in organico o in lista disponibiltà, eppure senza salario ormai da quasi quattro anni. Il Cub è in liquidazione, con conseguenze sia occupazionali che in fatto di ciclo rifiuti, sebbene questo aspetto è stato parzialmente coperto dal settore privato.

Due manifestanti hanno telefonato al vescovo di Acerra Antonio Di Donna. Gli hanno chiesto di raggiungere il castello domenica prossima, "a darci la comunione della Santa Pasqua perché vogliamo confessare i nostri peccati". "Però – hanno aggiunto – vogliamo garanzie che dopo la comunione la polizia ci faccia proseguire la protesta. Altrimenti non usciamo dal tetto".

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