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Economia

Allarme commercio a Napoli: chiusi 5mila negozi nell'ultimo anno

Per porre freno alla situazione scendono in campo la Confcommercio e la Federconsumatori Campania con una convenzione finalizzata a calmierare i prezzi dei beni di prima necessità

La situazione del commercio a Napoli si fa sempre più precaria e delicata tanto che nell'anno 2010 sarebbero circa 5000 le attività commerciali che hanno "chiuso bottega" sul territorio cittadino. Per porre freno a questa situazione, scendono in campo Federconsumatori Campania e Confcommercio, con una convenzione finalizzata a calmierare i prezzi dei beni di prima necessità.

"La situazione economica a Napoli é disastrosa, nel solo 2010 hanno chiuso quasi 5000 negozi - ribadisce Rosario Stornaiuolo, presidente di Federconsumatori Campania - . Si tratta spesso di attività a conduzione familiare che devono chiudere i battenti per il caro fitto; al loro posto spuntano nuovi esercizi commerciali, spesso intestati a giovani imprenditori che possono investire soldi di dubbia provenienza in megastore che puzzano di camorra".

"Ma la crisi emerge anche dal fatto - prosegue Stornaiuolo nel corso della conferenza stampa di presentazione della convenzione - che nel capoluogo partenopeo una famiglie su due ha difficoltà a pagare le bollette e che i costi degli esercizi a metro quadrato siano più alti che a Venezia e Milano: significa che la camorra è molto forte sul territorio e incide in maniera pesante".

L'accordo ha come obiettivo la divulgazione di una corretta educazione al consumo, alla trasparenza ed all'equità nei rapporti contrattuali. "La malavita organizzata sta rialzando prepotentemente la testa - conclude Stornaiuolo -. Il riciclo di soldi è continuo, da parte nostra possiamo soltanto invitare i cittadini a non comprare nei negozi legati a doppio filo alla camorra. Con quest'intesa Confcommercio compie un atto di forte coraggio, che dovrebbe essere seguito da imprenditori ed istituzioni: soltanto uniti è possibile vincere questa battaglia".

Pietro Russo, presidente di Confcommercio Napoli, ha rassicurato poi i consumatori anche sul presunto aumento dei prezzi nel periodo pre-natalizio: "Secondo le nostre previsioni quest'anno non dovrebbe accadere, perché potrebbe rivelarsi un boomerang per gli esercenti. Vigileremo e supporteremo in caso contrario, magari programmando anche il lavoro futuro con gli stessi commercianti".

 

 

 

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