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Economia

Coronavirus, Quartieri Spagnoli: oltre alla spesa sociale anche libri per bambini

Nuova iniziativa della Fondazione Foqus: fogli, pennarelli e 600 libri per 200 famiglie

La Fondazione FOQUS onlus ha avviato in questi giorni una nuova iniziativa di sostegno alle famiglie dei Quartieri Spagnoli, dove l’emergenza sanitaria – come in altri quartieri fragili di Napoli – ha assunto i toni di una emergenza sociale. 

In queste settimane, con proprie risorse e grazie alle donazioni di cittadini e gruppi imprenditoriali, la Fondazione ha garantito alle famiglie e ai bambini dei Quartieri lezioni quotidiane a distanza, supporto terapeutico alle persone con disabilità cognitive, una spesa sociale settimanale di beni alimentari che ha coinvolto in un mese più di 1.000 famiglie. 

Ora a queste azioni si aggiunge un nuovo sostegno: la Fondazione acquista più di 600 libri per bambini, chiesti alle 24 librerie indipendenti di Napoli e provincia che hanno una sezione specializzata di libri per l’infanzia, che saranno distribuiti in collaborazione con la II Municipalità a 200 famiglie dei Quartieri Spagnoli. I libri, insieme a pennarelli e fogli da disegno, arriveranno alla Fondazione in questi giorni e saranno distribuiti a partire dalla prossima settimana, da volontari, alle famiglie segnalate dai Servizi Sociali.

La lettura di libri è da sempre uno dei principali strumenti educativi del nido e delle scuole dell’infanzia e primaria che operano all’interno della Fondazione (che co-organizza la fiera “Ricomincio dai libri” e aprirà a settembre una biblioteca pubblica all’interno della Fondazione). 

“In questo momento così complesso, in case e bassi dove la promiscuità e la costrizione rischiano di diventare per i bambini condizionamenti ancora più gravi che per gli adulti, vogliamo portare libri per ampliare quell’orizzonte ridotto in cui la nuova condizione li confina” afferma Rachele Furfaro, presidente della Fondazione e anima delle Scuole “Dalla Parte Dei Bambini”.

“Abbiamo deciso di acquistarli non direttamente dagli editori, ma dalle librerie indipendenti di Napoli e provincia che abbiano una sezione permanente di libri per l’infanzia, per sostenere anche il loro lavoro e l’importanza dei presidi culturali e di socialità che ogni libreria rappresenta, in una fase difficile anche per il comparto librario” aggiunge Renato Quaglia, direttore della Fondazione.

Gli educatori delle Scuole “Dalla Parte Dei Bambini” hanno chiesto ai librai di fornire libri delle migliori case editrici specializzate, con una particolare cura alle storie e alle immagini che accompagnano i racconti.

“Abbiamo scelto di far avere alle famiglie, oltre che aiuti alimentari, anche dei libri, perché in questa fase di costrizione anche i bambini sono inevitabilmente immersi nella continua comunicazione a schermo di telefonini e computer” afferma Rachele Furfaro: “Viene a mancare il dialogo, si riduce lo spazio di fantasia, il bambino rischia di trascorrere troppo tempo in solitudine davanti allo schermo. Questi libri vorremmo fossero un’occasione perché i genitori trovino anche il tempo per leggere storie e racconti ai loro bambini, e i bambini ritrovino nelle immagini, in disegni e racconti di fantasia, un tempo che appartiene alla loro età e che questa clausura forzata sta sacrificando”.

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