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Consumi in calo: le proposte dei commercianti

"Centri commerciali: quale modello per Napoli" è la pubblicazione fortemente voluta dalle associazioni Toledo Spirito santo, Il cuore di Napoli e Museo, in collaborazione con la Confcommercio e la Camera di Commercio

Per far fronte all'attuale stato di crisi economica e al calo dei consumi, oltre alla mancanza di un organico piano per lo sviluppo e la valorizzazione delle attività commerciali in città, alcune associazioni dei commercianti hanno deciso di unirsi per realizzare un moderno progetto di sviluppo. In tale ottica nasce la pubblicazione "Centri commerciali: quale modello per Napoli" , fortemente voluta dalle associazioni Toledo Spirito santo, Il cuore di Napoli e Museo, in collaborazione con la Confcommercio e la Camera di Commercio.

L'idea nasce in seguito ad incontri di collaborazione tenuti con gli omologhi delle associazioni di Toronto, Barcellona, Parigi ed altre città europee. In tal modo è stato possibile non solo confrontarsi con nuove esperienze, ma raccogliere informazioni tese ad avviare una politica di sviluppo della città, basata su una proficua collaborazione tra pubblico e privato, in modo da consentire una reale promozione del territorio.

"Bisogna tener conto delle micro realtà associative che operano in città", ha evidenziato Rosario Ferrara, presidente dell'associazione commerciale "Toledo Spirito Santo", "sensibilizzando e formando gli stessi operatori commerciali". Resta l'urgenza di avviare nuove strategie per la gestione del centro cittadino, favorendo anche la costituzione di reti d'impresa, garantendo in tal modo una reale partecipazione non solo delle attività commerciali, ma anche di quelle turistiche, industriali e dell'artigianato locale. Nel progetto realizzato dalle associazioni commerciali del centro cittadino, si pone in evidenza la necessità di avviare sinergie tra pubblico e privato, ponendo in risalto le potenzialità del territorio, migliorandone la vivibilità, in modo da renderlo fruibile ai residenti e ai tanti turisti che giungono a Napoli.

Di contro occorre che le istituzioni locali si facciano carico dell'organizzazione di alcuni settori, provvedendo ad una concreta pulizia e bonifica dei luoghi, coadiuvando un sistema di sicurezza efficiente. In quest' ottica non si può dimenticare la necessità di far fronte alla diffusa illegalità che genera solo degrado e abbandono, mentre si attendono ancora i parcheggi per favorire un'adeguata mobilità, oltre ad un potenziamento del trasporto pubblico locale. Di contro, le imprese commerciali dovranno impegnarsi ad avviare adeguati investimenti, oltre ad una formazione professionale degli operatori, in modo da far fronte ai tanti servizi che devono essere offerti alla clientela. Purtroppo, nonostante le buone intenzioni, Napoli resta una città che vive in continua emergenza, e la classe politica locale non è ancora riuscita a quantificare i bisogni reali dei cittadini, rallentando la realizzazione di infrastrutture e servizi di vitale importante per una città a vocazione mondiale.

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