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Economia

Cibo e abbigliamento: i napoletani sono "tradizionalisti"

I risultati della ricerca dell'Università Suor Orsola Benincasa sulle 'Nuove geometrie di influenza sul consumo'

Cibo, abbigliamento e tecnologia: i napoletani scelgono ancora alla vecchia maniera; il passaparola, il negozio di fiducia e la garanzia della "marca" restano ancora i punti fermi per orientare le scelte di acquisto.

Questi i risultati della ricerca dell'Universita' Suor Orsola Benincasa sulle 'Nuove geometrie di influenza sul consumo'. Un campione di oltre 500 napoletani di ogni fascia di eta' (dagli 11 agli 84 anni) ed un anno di interviste individuali e di elaborazione dei dati, infatti, hanno dato vita alla ricerca realizzata dal Suor Orsola Benincasa, con l'obiettivo, rileva una nota, "di avviare una riflessione piu' profonda sulla evoluzione degli strumenti di comunicazione e dei fattori di influenza sui processi di acquisto".

I risultati della ricerca, svolta da un'equipe di ventidue studenti del corso di laurea magistrale in Comunicazione pubblica e d'impresa coordinati dal professor Umberto Costantini nell'ambito del suo insegnamento di Teoria e tecniche dell'analisi di mercato, sono stati presentati nell'Ateneo napoletano anche con l'elaborazione grafica delle principali tendenze raccolte. In parte sorprendenti, si sottolinea, i risultati che evidenziano come nelle scelte di consumo in tre dei settori merceologici principali (alimentari, abbigliamento ed elettronica) i vecchi punti fermi (i consigli degli amici, il negozio di fiducia e la garanzia della "marca") guidano ancora saldamente le scelte di acquisto molto piu' dei consigli del web.

In grande affanno la televisione: quasi nulla l'influenza delle rubriche televisive. In generale perde sempre piu' influenza la pubblicita' sui mezzi di comunicazione di massa tradizionali e cresce, soprattutto nelle scelte dei piu' giovani, l'influenza di internet e piu' nello specifico di blog, siti web, sociale media, forum e di tutti quei mezzi che favoriscono il passaparola. "L'obiettivo delle numerose ricerche che conduciamo nei corsi di laurea in comunicazione del Suor Orsola - ha spiegato Costantini - e' quello di formare una nuova generazione di manager e professionisti che possano divenire leader di questa specifica cultura di settore e sviluppare un network di collaborazioni aziendali che possa agevolarli nel posizionamento all'interno del mondo del lavoro, nel quale la capacita' di svolgere in modo rigoroso le indagini di mercato diventa oggi uno strumento sempre piu' fondamentale per ogni azienda".

Alle domande sugli acquisti di prodotti alimentari, la scelta verso un determinato prodotto sia per gli intervistati di sesso maschile sia per quelli di sesso femminile avviene in base alla propria "esperienza" (quasi 80%) e prendendo in considerazione i prodotti di "marca conosciuta" (circa il 75%). Nelle fasce giovanili (11-20, 21-25, 26-34) risultano rilevanti, nelle scelte di prodotti alimentari, oltre all'esperienza e alla marca conosciuta, anche i consigli degli amici (piu' del 60%) ed il 30% si affida anche alla ricerca su internet. Anche nelle fasce piu' adulte (da 35-54 fino agli over 80) si evince che sono fondamentali l'esperienza e la marca, ma le ricerche su "siti e blog" calano drasticamente e sale in modo considerevole la presenza del prodotto nel "punto vendita abituale". Per tutte le categorie professionali risultano essenziali sia l'esperienza, sia la marca. Commercianti, pensionati e casalinghe sono quelli piu' legati al punto di vendita abituale (almeno un 20% in piu' rispetto alla media). Dalle domande sugli acquisti di prodotti di abbigliamento, emerge che la scelta verso un determinato prodotto ricade soprattutto sull'esperienza del consumatore.

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