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Economia

Acqua, in arrivo conguagli salati: “Sta per scoppiare la bomba Acea”

L'associazione di consumatori Codici chiede che Consob controlli i bilanci dell'azienda quotata anche in borsa. Il buco, di centinaia di milioni, ricadrà anche sugli utenti di Napoli

Giorni difficili per gli utenti del servizio idrico erogato da Acea: come denunciato dall'associazione di consumatori Codici, sono alle prese “con centinaia e centinaia di conguagli riferiti al periodo 2006-2011”. Le somme richieste pare siano esorbitanti: un centinaio di milioni di euro tra le tre province di Roma, Frosinone ed appunto Napoli.

L'utenza già è stata “colpita da ogni genere di disservizi”, spiega Luigi Gabriele, responsabile affari istituzionali di Codici, “tanto è vero che nella zona di Frosinone e Napoli si concentra il maggior numero di comitati di cittadini subissati dai ritardi”.

“La conseguenza di questo andazzo è che oggi, a torto o a ragione, o per via di commissari ad acta o per colpa delle segreterie tecniche, le tre aziende Acea, pur non avendo svolto un’attività di qualità, chiedono di recuperare le tariffe che 'spettavano' loro. In poche parole – spiega ancora Gabriele – negli anni non hanno inviato le fatture, senza incassare alcunché continuando però a iscrivere in bilancio i crediti”.

“Codici chiede alla Consob di verificare la regolarità dei bilanci delle società dal momento che Acea, come è noto, è una società per azioni quotata in borsa – conclude Gabriele – La bomba sta per scoppiare. La nostra associazione di tutela non esclude infine di chiedere un intervento dell’autorità garante della concorrenza”. La situazione non è da sottovalutare: secondo l'associazione, nelle tre province i consumatori non hanno intenzione di pagare.

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