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Cultura Vomero / Via Luca Giordano

Il liberty di Villa Casciaro, la dimora del pittore

La casa dell'impressionista napoletano in via Luca Giordano al Vomero fu ritrovo degli artisti di inizio Novecento

Dal 1910 si affaccia su via Luca Giordano con lo stile inconfondibile di inizio secolo: Villa Casciaro, dal nome del celebre pittore che vi ha abitato, si trova nel cuore del Vomero, all’incrocio con via Solimena. Non è certo se a costruirlo, nel 1908, sia stato Alfredo Marotta, così come non sicuro che il suo progettista sia stato l’ingegnere Dusmet, che ne fu l’originario proprietario. L’unica certezza è che ad abitarlo, nella prima metà del Novecento, è stato Giuseppe Casciaro, uno dei maggiori pittori napoletani dell'epoca (oggi è ancora, in parte, di proprietà della famigllia), che ne fece sede d'incontro per le personalità artistiche della Napoli di inizio secolo.

Accanto al cancello di ingresso, la targa apposta dal Rotary Club Napoli Castel Sant’Elmo per segnalarlo come edificio di interesse storico, che riporta anno di costruzione, proprietario e progettista. Giuseppe Casciaro fu inizialmente avviato dalla famiglia agli studi classici, ma li interruppe ed iniziò a frequentare i corsi di disegno del professor Paolo Emilio Stasi, che si avvide del suo talento e lo raccomandò per l'iscrizione all'Istituto di Belle Arti di Napoli, dove fu ammesso e frequentò con profitto i corsi. Tra le sue frequentazioni, quelle presso gli studi artistici di Domenico Morelli e di Filippo Palizzi.

La sua tecnica preferita è sempre stata il pastello (pur dipingendo talvolta anche ad olio), tecnica che lo ha reso celebre e lo ha fatto annoverare tra i migliori pastellisti italiani dell’epoca. Fu essenzialmente paesaggista e produsse con grande fecondità ritraendo soprattutto i dintorni di Napoli, l'Irpinia (Nusco) e la Puglia. Ha esposto sia in Italia sia all'estero e lavorò, nei primi anni del Novecento, anche per il noto mercante parigino Goupil. Nel 1899 partecipò alla III Esposizione internazionale d'arte di Venezia. È stato professore onorario delle Accademie di Belle Arti di Napoli, di Urbino e di Bologna ed è morto a Napoli nel 1941.

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