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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura Corso Umberto I

Totò, a cinquant'anni dalla morte arriva il riconoscimento universitario

La nipote del "principe della risata", Elena de Curtis, ha ricevuto dalla Federico II la laurea in "Discipline della musica e dello spettacolo". Arbore: "Ci consolava". Il ministro Franceschini: "Sono innamorato di Totò". De Luca: "Orgoglio del Sud"

La laurea honoris causa assegnata dalla Federico II a Totò è stata soprattutto l’occasione per ricordare “il Principe della risata”, come in tanti hanno definito il comico napoletano morto nel 1967. Nella gremita Aula Magna della Federico II erano presenti le maggiori cariche istituzionali (dal Ministro della Cultura Dario Franceschini al governatore della Regione Vincenzo De Luca fino al Sindaco Luigi de Magistris), il rettore dell’Ateneo Gaetano Manfredi e lo showman Renzo Arbore. Proprio quest’ultimo ha dedicato una lunga ode a Totò, ricordando il suo primo “incontro” con il principe de Curtis.

“A otto anni, quando eravamo appena usciti dalla seconda guerra mondiale”, ha spiegato Arbore, “papà mi accompagnò a vedere ‘Fifa e arena’, la parodia di un film americano in cui Totò recitava con quella fame che poi lo ha reso noto in tutto il mondo. Fu una delle prime volte che, in quegli anni bui, il pubblico uscì dalla sala cinematografica ridendo, e non con il fazzoletto per le troppe lacrime versate. Ci consolava”. A ricevere la laurea honoris causa in “Discipline della musica e dello spettacolo. Storia e teoria” (un nuovo corso accademico) è stata la nipote di Totò, Elena de Curtis. Visibilmente emozionata, ha dichiarato che Totò era “un vero napoletano” e che la laurea “rappresenta la rivincita da tutte le sue insicurezze e gli restituisce parte di quella gioia che da mezzo secolo regala a noi che guardiamo ancora i suoi film”. Il ministro della Cultura Franceschini si è detto “innamorato di Totò, un amore che attraversa le generazioni” e ha individuato in una scena di ‘Totò a colori’ la sua battuta preferita (“Onorevole Trombetta? Chi è che non conosce quel trombone di suo padre!?”, ndr). L’iniziativa della Federico II è stata lodata trasversalmente, definita da tutti “un atto di amore”.

Totò, arriva la laurea honoris causa

Il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca: “Oggi diamo una bella immagine del Sud e della nostra regione. È un riconoscimento doveroso e la giusta risposta a chi, quando Totò era vivo, lo definiva un personaggio minore”. Il sindaco Luigi de Magistris ha ricordato l’inaugurazione di una mostra dedicata a Totò, “la più grande mostra antologica dedicata all’attore”, dalla prossima settimana tra Maschio Angioino, Palazzo Reale e Convento di San Domenico. “Sul Museo dedicato a Totò, di cui si parla da tanti anni, non voglio dare date, ma ribadisco che il Museo è nei progetti di questa amministrazione”. Il rettore della Federico II Gaetano Manfredi ha infine individuato in Totò un “esempio per i giovani. Totò era non solo il principe della risata, ma anche il principe dell’ottimismo e in questa fase abbiamo decisamente bisogno del suo ottimismo e di quello dei nostri giovani”.

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