Sapete perché si dice “Tenè ‘o culo a mmandulino”
A Napoli si utilizza questa espressione per sottolineare che la forma del fondoschiena femminile assomiglia a un mandolino
Perchè si dice “Tenè ‘o culo a mmandulino, a buttiglione, a mmappata, a ppurtèra”? A spiegarcelo è il libro "Come se penza a NNapule. 2500 modi di dire napoletani", commentati da Raffaele Bracale e a cura di Amedeo Colella.
Letteralmente “avere il culo a forma di mandolino, di bottiglione, di pacco, di portiera”. Così, in vario modo si suole alludere alle diverse configurazioni del fondo schiena femminile; la forma più “pregiata” è ritenuta la prima: quella che arieggia la struttura del mandolino. Le altre tre forme si riferiscono alla medesima sgraziata forma d’un fondo schiena eccessivamente vasto tale da potersi, volta a volta, raffigurare come un bottiglione (grossa bottiglia di grande capacità), o come una mappata (ampio inviluppo di panni) - in tale accezione si fa riferimento non solo al fondoschiena femminile di donne adulte, ma anche a quello degli infanti spesso avviluppati nei pannolini - o infine come una purtèra (custode di casa, che, per star sempre seduta in guardiola, è accreditata di avere il fondoschiena largo e schiacciato).