Al Pan “Sogni di carta” di Agata Piromallo Gambardella
Con l'autrice ha discusso anche il filosofo Aldo Masullo
Presentato al Pan - sempre più polo e fucina della cultura partenopea - il libro "Sogni di Carta" di Agata Piromallo Gambardella. A discutere con l'autrice il filosofo Aldo Masullo, il giornalista Marco Demarco, l'assessore alla cultura Nino Daniele e la professoressa Giuliana Scalera McClintock. Solo posti in piedi in sala, affollata da accademici, filosofi, insegnanti e tante amiche che non hanno rinunciato a farsi autografare il volume .
"Il senso della vita è non arrendersi mai e continuare a cercare" ha detto Daniele, "ed è questo uno dei messaggi del libro". "Sono stato letteralmente sedotto da questo libro per il modo in cui mi ha raggiunto - ha spiegato Demarco - la prefazione per me è stata un amo e poi, leggendo, è stato un crescendo. Anche perché è un romanzo singolare, a tesi, nessuna banale, di cui la più forte è l'interrogativo quasi shakespeariano "leggere o agire?". Sembra scontato e invece è la prima volta in assoluto che le due azioni sono poste in contraddizione e contrapposizione tra loro".
"Il libro è come un ospite che bisogna scegliere, accogliere e con cui bisogna conversare e che tuttavia non può diventare il nostro guidatore - ha detto Aldo Masullo - all'interrogativo la vita o il libro? Io dico: la vita e il libro. Una vita senza libro è privata del suo fondamento. Ma con la vita non bisogna mai perdere il contatto.
Vale la pena leggere questo libro - ha aggiunto il filosofo - mi ha emozionato, innanzitutto perché vi ho riconosciuto persone a me care. Mi ha colpito però soprattutto per la sua potenza narrativa. Ho goduto della sua lettura, con quel gusto intesocome capacità di entrare in contatto con le cose"