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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura Pompei

Scavi di Pompei: Franceschini inaugura tre nuove domus

Il ministro ha aperto al pubblico la Casa degli amanti, la Casa della nave Europa e la Casa del frutteto

In cinque anni Pompei ha visto aumentare i suoi visitatori del 47,5%, passando dai 2,6 milioni del 2014 ai quasi 4 del 2019, e chiude il grande piano di messa in sicurezza degli scavi, spendendo quasi tutti i 105 milioni di euro (92 al 30 gennaio 2020) messi a disposizione per il 75% dai fondi europei e per il 25% da finanziamenti statali. Dal 2014 a oggi, il Parco archeologico diretto da Massimo Osanna ha messo in sicurezza e restaurato, restituendoli al pubblico, 45 edifici, da ultime le tre bellissime domus - la Casa degli amanti, la Casa della nave Europa e la Casa del frutteto - inaugurate oggi dal ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini. "Pompei è una grande storia di riscatto italiano davanti al mondo. Cinque anni fa era sinonimo di crolli, di file di turisti davanti ai cancelli per scioperi improvvisi, di incapacità di spendere i fondi dell'Unione europea, oggi è un esempio e un modello di come spendere le risorse", ha detto Franceschini, annunciando ulteriori 50 milioni di euro per proseguire i lavori di manutenzione e ricerca. Intanto, fino a oggi il Grande progetto Pompei ha finanziato 76 interventi, mettendo in sicurezza 50 chilometri di colmi murari, 30mila metri cubi di murature e 10mila metri quadri di intonaci.

Franceschini agli Scavi di Pompei

Messi in sicurezza anche 2,7 chilometri di fronti di scavo, che costeggiano i 22 ettari di area ancora non scavata, tra cui oltre duemila metri quadrati di indagini archeologiche svolte nel cosiddetto Cuneo, dove sono emerse due domus, la Casa del Giardino e la Casa di Orione, e il Vicolo dei balconi, che ha permesso di ricongiungere via di Nola e il vicolo delle Nozze d'argento. Lungo il fronte di via del Vesuvio, invece, è emersa la casa di Leda e il cigno, famosa per il suo raffinato affresco. Sempre nell'area della Regio V, che comprende il Cuneo, sono emersi numerosissimi reperti archeologici tra frammenti di marmi, vasi in vetro e oggetti in bronzo (1.167 cassette e 168 colli), oltre a 73 anfore di cui 52 integre. Le tre Domus riaperte oggi sono situate tutte nella Regio I, un'area messa in sicurezza, insieme alle Regiones II e III, con un cantiere durato 15 mesi. "C'è ancora da scavare per centinaia di anni - ha detto oggi Osanna - Noi continueremo a farlo in maniera compatibile alle esigenze di conservazione". Non solo scavi. Pompei in questi cinque anni ha puntato anche sulla valorizzazione: già considerati storici i concerti di David Gilmour e Elton John, mentre sono 21 le mostre organizzate dal 2014 a oggi, dalle esposizioni dedicate al rapporto della città con i greci e gli etruschi a quella omaggio al grande scultore Igor Mitoraj.

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