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Cultura

Saviano malinconico: "Vorrei tornare bambino a Paestum"

Lo scrittore napoletano ricorda i bei tempi andati e su facebook spiega ai followers la regola che l'ha guidato nel corso degli anni: "Vivere sempre guardando verso i raggi del sole"

Un Roberto Saviano alquanto immalinconito ieri sera si è virtualmente presentato ai suoi numerosi followers su facebook. Lo scrittore ha ricordato - allegando una foto che lo vede, in tenera età, tra i templi di Paestum - i suoi primi anni di vita. "Non riesco a capire quale tempio sia questo, e davvero avevo una mano così piccola?", si chiede lo scrittore. 

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"Dalla nascita sino alla mia prima morte", scrive Saviano probabilmente alludendo all'assegnazione della scorta, "ogni estate l’ho trascorsa accanto alla pietra greca di Paestum. [...] Vorrei tornare tra i templi di Paestum, manco da troppo tempo. Sono abbastanza convinto che il morire non accada una sola volta. La prima morte ha interrotto tutto ciò che ero, ha spezzato legami. [...] Sono convinto che queste pietre abbiano contribuito come lievito a farmi rinascere. Da queste pietre tutto è partito". 

"Siete mai stati a Paestum? Nessuna esperienza è paragonabile, si è travolti dalla potenza della ragione greca, dalla grazia delle sue pitture. Devo a Paestum moltissimo del mio vivere secondo la regola di un filosofo che tra questi templi passeggiava, Parmenide. [...] Vivere secondo la sua regola, 'sempre guardando verso i raggi del sole'"

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