rotate-mobile
Cultura

Rione Sanità, perchè il “Borgo dei Vergini” si chiama così?

Il nome è legato ad una confraternita religiosa che un tempo abitava il quartiere. Si chiamavano "Eunostidi" ed erano una comunità di uomini “vergini” dedita alla temperanza e alla castità

La Lava dei Vergini

La zona dei Vergini era un'area che si trovava lungo il percorso di un torrente che scendeva dalla collina di Capodimonte e dai Colli Aminei, per questo motivo periodicamente veniva invaso da una fiumana d’acqua che scendeva dalle colline. L’enorme quantità di acqua piovana che nei giorni di pioggia si formava, riuniva, per la conformazione del terreno, gli scogli dello Scudillo, di Antignano e di Capodimonte, e scorreva a valle travolgendo, spesso, animali e costruzioni. “La Lava!!! La Lava!!!”. Così la popolazione del quartiere Sanità dava l’allarme per scappare ai piani più alti dei palazzi per mettersi in salvo dalla fiumana d’acqua e detriti che scendevano con un impeto spaventoso. Per porre rimedio a questo pericoloso fenomeno si decise di incanalare il torrente in un collettore. I lavori che convogliarono disciplinatamente le acque si conclusero nel 1871, ma ben presto, a causa del continuo accrescimento della città, risultarono insufficienti. La lava dei vergini continuava a provocare disastri. Decisivo fu l’intervento di Martone (allora direttore del servizio fognature del comune di Napoli) che studiò la zona, verificò di persona l’intera rete fognaria dai Vergini fino a Piazza Carlo Terzo e scoprì il problema: si accorse che poco prima di Piazza Cavour c’era una biforcazione che portava le acque anche a Via Roma. Le ispezionò personalmente e scoprì che la galleria sotterranea costruita per portare la lava dei Vergini verso il mare era bloccata e faceva da tappo. L’acqua, così, non defluiva e risaliva su provocando l’alluvione. Questi allora riferì tutto al sindaco, il quale gli diede pieno mandato per eliminare il problema. In tre mesi Martone fece deviare lo scolmatore liberando la galleria sotterranea e fece costruire un collettore nelle Fontanelle destinato a raccogliere tutti i detriti e le acque provenienti da sopra. In questo modo liberò definitivamente la Sanità dalla Lava dei Vergini.

Schermata 2018-04-20 alle 23.04.31-3

Il Borgo e il cinema

Il Borgo è stato location di diversi celebri film come "L'oro di Napoli", di Vittorio De Sica, con Totò (nato e vissuto alla Sanità), Eduardo de Filippo, Sophia Loren, Silvana Mangano; "Ieri, oggi, domani" con Sophia Loren e Marcello Mastroianni; "Il fantasma di via Sanità", episodio del film “Pacco, doppio pacco e contropaccotto” di Nanni Loy, con Marina Confalone e Gerardo Scala che recitano in questo espisodio. Oggi con il suo tipico e colorato mercato all’aperto, è una delle zone più animate del Rione Sanità e uno dei luoghi più caratteristici di Napoli.

Schermata 2018-04-21 alle 01.39.15-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rione Sanità, perchè il “Borgo dei Vergini” si chiama così?

NapoliToday è in caricamento