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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cultura Fuorigrotta

La Fuorigrotta del '700 nel presepe: un viaggio mozzafiato nel passato di Napoli

Tra sacro e profano inaugurato nella chiesa di San Vitale a Napoli il presepe permanente

Inaugurato nella chiesa di San Vitale a Napoli, il presepe permanente di Fuorigrotta. Un presepe identitario che riproduce gli elementi del paesaggio, i luoghi simbolo e le tradizioni dell'antico borgo com'era a metà Settecento e in cui le scene riprendono le pitture di genere di Pietro Fabris e i paesaggi di Philipp Hackert. E' un viaggio nel tempo e nei luoghi che inizia dalla Chrypta Neapolitana, antica grotta elemento simbolo da cui il nome fuori-grotta. Accanto a questa, altre caverne più piccole, una in primo piano, accoglie e ripara la Sacra Famiglia con adorazione dei Magi e dei pastori con gli Angeli in Gloria.

In primo piano i resti del mosaico del Frigidarium delle antiche terme dell'attuale Via Terracina, fanno da ponte tra il Sacro e il profano rappresentato dall'antica Osteria dei Pilastri. Questa in età Borbonica sorgeva nell'attuale Piazza Pilastri fungendo da punto di presidio sanitario e controllo dei carichi di canapa proveniente dalle coltivazioni nel lago di Agnano. A ricordarlo, la Stele eretta da Ferdinando IV ancora esistente, e anch'essa fedelmente riprodotta in miniatura.

Fuorigrotta del '700 nel presepe

 

L'osteria è una tipica costruzione tardo barocca di cui sono ancora presenti gli elementi decorativi.

E' un tripudio di cibarie e debito omaggio all'universo mangereccio del presepe napoletano.

In prospettiva si erge l'antica chiesa di San Vitale come doveva essere nella prima metà del '700.

E' la ricostruzione tratta da una tavola del libro Voyage pittoresque à Naples et en Sicilie di Jean Claude Richard abate di Saint-Non del 1781, che vi dedica una pagina.

Il paesaggio con rari casolari, digrada dalla collina di Posillipo fino al mare tra costoni tufacei e discese improbabili. Sul fondo magistralmente dipinto, il golfo di Napoli dal Vesuvio a Pozzuoli e ancora oltre.

L'isola di Nisida ancora non collegata alla terraferma fa ombra allo scoglio del Lazzaretto, la spiaggia di Bagnoli fino a Pozzuoli e Capo Miseno con Capri Procida e Ischia all'orizzonte; sciabecchi e velieri ormeggiati nella darsena. La collinetta di Motespina con vigneti e olivi chiude la quinta verso il mare e riporta l'attenzione al forno a fascine per il pane e al cellaio.

Il progetto è di Vincenzo Nicolella per la chiesa di San Vitale a Fuorigrotta dove Don Fabio De Luca ha guida spirituale della comunità parrocchiale.

Un lavoro che ho progettato e curato ed è stato realizzato in collaborazione con un gruppo di eccezionali neofiti volontari della comunità di Fuorigrotta: Carlo Tomasino, Roberto Sanchez, Marco Minucci, Giuseppe Racucci, Maria Rosaria Cimmino, Barbara Bilardo, Simonetta Rambaldi, Caterina Buonocore, Antonio Minucci, Ernani Utech, Felice Di Nuzzo

Il coordinamento per la vestitura dei pastori e la realizzazione della Sacra Famiglia sono stati di Marina Contento. si ringrazia il Prof. Marco Giglio e l'archeologa Chiara Penzone del GAN, Gruppo Archeologico Napoletano per il prezioso supporto culturale

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