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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cultura

La leggenda dei fantasmi di Palazzo Donn’Anna

Si narra che in questo edificio vaghi il fantasma di Anna Carafa che tormenta i due sventurati amanti, Mercedes e Gaetano, ostacolati anche nella morte dalla gelosia di chi ha voluto che quell’amore non sbocciasse nemmeno in vita

Per inaugurare il Palazzo, i cui lavori di edificazione non erano ancora terminati, fu organizzata una grande festa, a cui presero parte tutte le famiglie nobili della città. Come da tradizione, fu preparato uno spettacolo teatrale, i cui attori erano gli ospiti stessi: Donna Mercede de Las Torras, nipote del Viceré, seducente spagnola, interpretava una schiava innamorata del suo padrone, interpretato a sua volta dal Principe Gaetano di Casapesenna, che non ricambiava il sentimento. Durante un duello la schiava salvò il Principe mettendo a rischio la propria vita. Nella scena finale la ragazza avrebbe scambiato un bacio passionale e “veritiero” con il nobile Gaetano, in linea con il personaggio da lei recitato, innescando l’irrefrenabile gelosia di Donna Anna, l’unica che - si racconta - non avrebbe applaudito alla fine dello spettacolo. Nei giorni a seguire Donna Mercedes e Anna ebbero numerosi scontri finché la giovane Mercedes scomparve improvvisamente senza lasciare alcuna traccia. Alcuni dicevano che era caduta nel trabocchetto di Villa delle Sirene, altri che avesse preso i voti. Gaeteno fece di tutto per cercarla ma non la trovò mai. La storia vuole che nel palazzo si vedano ancora il fantasma di Donna Anna che tormenta i due sventurati amanti Mercedes e Gaetano, destinati a cercarsi in eterno, ostacolati anche nella morte dalla gelosia di chi ha voluto che quell’amore non sbocciasse nemmeno in vita. Il Palazzo Donn’Anna non fu mai completato per via della prematura morte di Donn'Anna, avvenuta durante la rivolta di Masaniello, la temporanea caduta del viceregno spagnolo, e la conseguente fuga del marito della stessa verso Madrid (1648). L'edificio rimasto incompiuto si erge ancora oggi a picco sul mare, nel meraviglioso litorale di Posillipo. All’interno resta un teatro aperto verso il mare dal quale si può godere di un bellissimo panorama della città. Nei secoli è stato utilizzato come fabbrica di cristalli, trattoria, stalle per cavalli e fonderia per pallini da caccia. Oggi il palazzo è diviso tra più proprietari che lo hanno frazionato in vari condomini, rendendolo un’abitazione privata. Tutto questo, ovviamente, ostacola qualsiasi progetto di unificazione e di resa a “Museo”. Palazzo Donn’Anna non è quindi visitabile, si può solo accedere via mare dalla spiaggetta privata su cui si staglia. Essendo una spiaggia libera, d’estate è una meta per chi vi arriva in barca o dai vicini lidi a pagamento, come lo storico Bagno Elena.

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