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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura Porto / Corso Umberto I

"Pensieri di un ottuagenario", Achille Occhetto si racconta

La presentazione questo pomeriggio nella sala della Fondazione Sudd, alla presenza di Antonio Bassolino. Il libro racconta le difficoltà dell'uomo "solo al comando" in una fase storica e politica estremamente complicata

"La natura del testo", come spiega l'introduzione di Salvatore Veca, "è quella di un diario di bordo". Achille Occhetto si ritrae solo, errante e vagabondo, mentre è alla prese con una transizione storica che porterà il PCI, dopo la svolta della Bolognina del 1994, a relegare falce e martello in secondo piano per il Partito Democratico della Sinistra; e poi via via sfilando tra scissioni e accorpamenti fino ad arrivare all'attuale PD. "Pensieri di un ottuagenario. Alla ricerca della libertà nell'uomo" è il nuovo libro firmato da Achille Occhetto, ultimo segretario del PCI, primo segratario del PDS, primo segretario comunista ad andare in visita negli Stati Uniti, proprio nel 1989, nell'anno del crollo del muro di Berlino. 

"Pensieri di un ottuagenario", il libro di Achille Occhetto (foto schiavon)



Sparito dai radar politici negli ultimi anni (è stato senatore per l'Ulivo fino al 2005), Occhetto ha scelto di raccontarsi in questo libro, edito da Sellerio e presentato alla Fondazione Sudd alla presenza di Antonio Bassolino. I due compagni hanno dialogato a lungo. Entrambi hanno "scelto la politica come vocazione". Questa vocazione, spiega Veca nell'introduzione al libro, è "stata il motore della ricerca personale". Occhetto indaga il rapporto tra la necessità di fare politica e la libertà personale, chiarendo anche molte vicende legate alla sua lunga carriera politica. 

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