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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Gli 'o Rom presentano 'Shukar Drom'. "Siamo nomadi napoletani, suoniamo per resistere"

La band abbraccia la world music e lancia un messaggio contro le politiche del governo: “In passato il diverso era ricchezza, ora muri alti e porti chiusi. Con la musica facciamo resistenza”

Gipsy, nomade e napoletano: l’incontro tra la tradizione rom e quella dell’Italia meridionale è la metafora di Shukar Drom, l’ultimo singolo degli ‘o Rom, da oggi disponibile. Il singolo anticipa l’uscita di un nuovo album in autunno. In lingua romanì, Shukar Drom significa “Bel Viaggio”. E’ il racconto di un percorso che prende ispirazione da Itaca, poesia del greco Costantino Kavafis che pone l’accento sulle “lunghe strade”, gli ostacoli e i traguardi prima di raggiungere una meta. Allo stesso modo, Shukar Drom diventa la parabola di quei percorsi impervi che non devono avvilire il viandante ma spronarlo a stringere i denti per arrivare a destinazione. E’ in questo viaggio che si diventa ‘rom’, che si assorbono culture e tradizioni diverse, che si generano quelle contaminazioni proprie soltanto dei popoli nomadi. “Mille anni fa le popolazioni erano libere di viaggiare liberamente, di stanziarsi in ogni parte del mondo. Oggi, nel 2018, i muri sono sempre più alti e perfino i porti sono sbarrati. In passato l’incontro un’altra popolazione era visto come un arricchimento, soprattutto culturale, oggi si parla di censimenti e si torna più indietro di mille anni fa”, spiegano Carmine D’Aniello e Carmine Guarracino, i due artisti fondatori di ‘o Rom, autori dei testi e delle musiche dei brani.

Shukar Drom vuole essere un inno all’apertura verso il diverso ma rappresenta anche un momento di crescita professionale per gli ‘o Rom: il singolo è la chiave di volta di un nuovo percorso musicale per la band che, a dieci anni dalla sua fondazione, sceglie di abbracciare completamente la sonorità della world music, autentica e senza suoni elettronici, attraverso un brano cantato interamente in napoletano. Dopo aver sperimentato con musicisti gipsy, tra cui Ilie Pipica (violino), Nelu Tita (fisarmonica), DoruZamfir (fisarmonica), Ilie Zbanghiu (contrabbasso), Costel Lautaru (fisarmonica) e Valentin Lautaru (contrabbasso), oggi la musica popolare degli 'o Rom ncontra i suoni tradizionali e mobili dei generi folk ed etnico, in un connubio di melodie, accordi e armonie che si sintetizza perfettamente nell’eclettismo della musica meridionale e di quella zingara. Cantando in napoletano ci diamo una nuova identità. Dopo un confronto decennale con artisti dell’area balcanica, con musicisti rumeni, serbi e
macedoni, dopo aver cantato in romanì e in italiano, adesso proponiamo una canzone che ha la struttura della musica napoletana e di quella gipsy
”, dichiarano gli ‘o Rom. 

Il connubio zingaro-napoletano si rivive anche nel videoclip di Shukar Drom, con la sceneggiatura dello scrittore partenopeo Luca Delgado. Girato a Scampia, nel centro Officine della Cultura dove ha sede il centro Insieme, racconta la vita di Giacomo e Maria, due bambini cresciuti nelle Vele che provano a riscattarsi grazie a progetti sociali e di integrazione. Maria e Giacomo sono due ragazzini napoletani, più volte entrati in contatto con loro coetanei di etnia rom, in quella Scampia che ospita la più grande comunità rom di Napoli. I due bambini si cercano per tutta la città, in un viaggio
di coraggio e di paure, fino ad incontrarsi in un vasto parco per ascoltare i suoni gipsy degli ‘o Rom. Per Giacomo e Maria, la band ha in serbo un regalo: un concerto dedicato solo a loro per permettergli, attraverso la world music di Shukar Drom, di rivivere le tappe di quel viaggio che li ha fatti diventare rom.

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