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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura Pompei

Pompei, l'affascinante scoperta: una nuova villa "riccamente affrescata"

Potrebbe essere appartenuta alla famiglia di un generale o addirittura alla celebre famiglia dei Mummii: si tratta di una villa con terrazze sul mare, affrescata e arredata in modo sontuoso

Domattina gli scavi archeologici di Pompei riapriranno ai visitatori. Con una sorpresa. Nel nuovo cantiere a nord della città romana, oltre le mura dell'antica colonia, sono venute alla luce pareti dipinte che - secondo quanto riportato dall'Ansa - fanno pensare per fasto alla celebre Villa dei Misteri. 

"Una grande villa suburbana, imponente e affacciata sul mare", spiega il direttore Massimo Osanna intervistato dall'Ansa. "Ci sono ambienti riccamente affrescati e arredati, sontuose terrazze digradanti che si affacciavano sul golfo di Napoli e Capri". 

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La villa potrebbe essere appartenuta a un generale o a un magistrato militare e su uno dei muri si legge l'iscrizione 'Mummia', che ricondurrebbe alla nobile famiglia dei Mummii. La struttura sarebbe stata solo parzialmente danneggiata dal terremoto precedente l'eruzione del Vesuvio.

Civita Giuliana: dai nuovi scavi emerge la volta di un criptoportico della villa Un fiore bianco che si staglia delicato sul nero brillante di una parete. E' la volta di un grande criptoportico ancora da esplorare con il nome di una bimba graffito su un muro, “Mummia” che si trova nella villa suburbana di Civita Giuliana dove gli archeologi di Pompei sono tornati a lavorare in quest'ultima settimana. La villa si trova a Nord dell’area degli Scavi fuori le mura del sito archeologico, ed è stata oggetto della operazione congiunta avviata tra la Procura di Torre Annunziata con il procuratore Pierpaolo Filippelli, i carabinieri e il Parco che ha portato nel marzo del 2018 al ritrovamento di una serie di ambienti di servizio e di una stalla della tenuta dove si era potuto realizzare il calco di un cavallo di razza. Nella prima fase di scavo era stata identificata una mangiatoia lignea di cui è stato possibile realizzare un calco, la sagoma integra di un cavallo e le zampe di un secondo animale. Le operazioni di scavo hanno, poi, portato alla luce integralmente tale ambiente ed hanno individuato la parte restante del secondo cavallo e un terzo equide, con i resti di una ricca bardatura di tipo militare. La villa è appartenuta probabilmente ad un generale o ad un altissimo magistrato militare, forse addirittura ad un esponente dei Mummii come sembra raccontare quel nome graffito sul muro da una mano di bambina e sulle iscrizioni su cui si sta compiendo ora uno studio approfondito. La villa venne solo parzialmente danneggiata dalle scosse di terremoto che precedettero l'eruzione del '79 d.C..

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