Gianfranco Bellissimo e Costantino Maria Casilli hanno presentato sabato primo ottobre, a San Gregorio Armeno, la loro prima fatica letteraria, "La Napoli che non muore" (edizioni Anche tu).

"Il libro non è altro che il racconto dal basso di una Napoli che a differenza di quello che si creda è una realtà dove si rinnovano le attività artigianali nel solco di una storica tradizione come accade per i gli artisti presepiali di San Gregorio Armeno, le lavorazioni delle porcellana di Giovanni Carusio e si moltiplicano e rinnovano nuove ed antiche attività dalle lavorazioni sartoriali a quelle legate al mondo della gastronomia e pasticceria", precisa Bellissimo.

La presentazione è stata accompagnata da una degustazione di gustose polpette cucinate con un ragù napoletano "doc".

BELLISSIMO - "Non amo fare selfie e quanto meno apparire, ma mi sono rivisto circondato da amici che "spontaneamente" sono intervenuti comprendendo il significato di questo percorso che ho iniziato insieme a Costantino. Come non si può sentirsi appagati quanti ti ritrovi persone come Enrico Fagnano che colgono l'occasione per incontrarti e vengono dalla Calabria. Insomma aver scritto questo libro mi sta dando soddisfazioni perché tappa dopo tappa sto vendo la possibilità di incontrare vecchie e nuove conoscenze e sono talmente felice ed impegnato a ringraziare chi mi fa sentire la sua amicizia. Alla prossima tappa".

BUKAMAN -"Grazie ai miei amici "Superfrancky" Gianfranco Bellissimo, il "Verificatore" Mario Pagliano, lo scrittore Costantino Maria Casilli e tanti altri. Ho vissuto un'esperienza bellissima che va oltre la citazione nel libro presentato. Oggi ho visto cose che solo a Napoli possono accadere..nella fiabesca via di San Gregorio Armeno. Una tavola imbandita con un pentolone contenente 50 polpette al sugo di ragù, pane casareccio, vino rosso..e ovviamente il libro. Ecco un bel modo per ospitare i turisti in questa nostra magnifica..unica città! Non sembra anche a voi tutti, cari amici napoletani, questa qui..una bella idea per utilizzare e rendere vivibili le nostre tantissime scalinate storiche che purtroppo versano in uno stato di perenne degrado?"