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Cultura

"Il Ladro di Giorni" di Guido Lombardi, un melò che emoziona

Dal 6 febbraio al cinema Il Ladro di Sogni del regista napoletano Guido Lombardi con protagonista Riccardo Scamarcio

"Questo film non è un crime, ma un melò. Anche se molto diversa come storia, leggendo il copione ho subito pensato al film di Zeffirelli, 'Il campione', dove c'è appunto il rapporto tra un boxeur e un bambino. Un film che emozionava e faceva piangere. Un genere, il melò, che purtroppo in Italia non si usa fare più perché si preferisce fare pellicole più asciutte" è così che Riccardo Scamarcio vede Il Ladro di Giorni il film diretto da Guido Lombardi presentato in concorso alla Festa del Cinema di Roma e che dal 6 febbraio sarà al cinema.

In attesa di vederlo nel film top secret di Nanni Moretti “Tre Piani”, in “Magari” accanto ad Alba Rohrwacher e nel remake del film francese “Gli Infedeli” che ha coprodotto e in cui si è cimentato anche nella sceneggiatura, Riccardo Scamarcio ne Il Ladro di Giorni interpreta Vicenzo, un uomo uscito di prigione che vuole intraprendere un viaggio di 4 giorni verso la Puglia con suo figlio Salvo (Augusto Zazzaro) un bimbo di 11 anni che non vede da quando è stato arrestato. Un viaggio che inizialmente Vincenzo vuole fare per motivi poco chiari in cui probabilmente cerca anche la vendetta, ma che si trasforma in un viaggio di sentimenti in cui padre e figlio impareranno a conoscersi.
Un film che testimonia il  percorso poco comune dell’attore nel panorama cinematografico nazionale e internazionale dividendosi tra grandi produzioni e quelle più indipendenti, per Il Ladro di Giorni Riccardo Scamarcio ha costruito il personaggio come un uomo degli anni ’50 dell’Italia del Sud, un furfante furbetto ma non un fine stratega perché: “Vincenzo è un uomo semplice che ha vissuto di espedienti: all’inizio del film non sa nemmeno di poter ma durante il viaggio compie un percorso emotivo” e continua “Come dicevo è un melò di alto livello che cresce in una struttura narrativa classica come quello del genere del road movie in cui si sviluppa andando a fondo il rapporto padre/figlio. Riguardo ad Augusto, bè lui è stato per la prima volta che era su un set ma è un ragazzino che impara in fretta. A specchio si è subito modulato facendo cose che io faccio in automatico in 72 film. Poi ci siamo molto divertiti seguendomi anche nel mio modo di giocare per spezzare la tensione che a volte può esserci prima di girare una scena”.

Per Riccardo Scamarcio questa è una storia che subito avrebbe fatto presa sullo spettatore: “Anche con Nicola Giuliano della Indigo quando ci siamo incontrati abbiamo pensato che ci fossero dei rischi ma abbiamo pensato che fosse una storia che toccasse il pubblico perché l’amore per i genitori e quello per i figli sono le cose più importanti che esistono. Un film emozionante e questo mi è piaciuto anche perché, per certi aspetti, è estremo e come sempre il cinema utilizza delle storie un po' estreme, perché nelle storie estreme i sentimenti sono più facili da individuare”.

Stakanovista tanto che tra il 2019 e il 2020 ha girato circa sei film, Vincenzo rientra tra gli archetipi di una categoria di personaggi anche un po' cupi, a volte sinistri, già interpretati dall’attore: "Il cinema da sempre si avvale di personaggi estremi. Quando raccontiamo di criminali credo sia più semplice anche fotografare un mondo emotivo e sentimentale più vasto. La vita è estrema e attraverso questo tipo di vite si può parlare di amicizia, e anche vendetta".

Prodotto da Bronx Film, dalla Indigo Film insieme a Rai Cinema, Il Ladro di Giorni nel 2007 ha vinto il premio Solinas per il soggetto ed è una storia che da anni il produttore premio Oscar Nicola Giuliano contava di girare attendendo il momento giusto: “Conosco Guido Lombardi dai tempi di Tracce, un corso di sceneggiatura tenuto tra gli altri da me e Paolo Sorrentino. Subito abbiamo notato il talento di Lombardi e la potenza di quel soggetto che ho letto all’epoca” racconta Giuliano entusiasmato dalla presenza di tanti studenti durante la proiezione per la stampa “Vedo in sala tanti ragazzi e ne sono felice. Tutti noi abbiamo fatto del cinema la nostra passione facendo una cosa che ci piace ed esorto i ragazzi presenti a inseguire i propri sogni e Guido aveva il sogno di fare questo film. È un film complesso per il livello di maturità che necessitava ed è per questo motivo che è stato rimandato più volte e sono contento di aver immaginato di vedere questa storia sullo schermo, cercando quindi di produrlo. Sono contento di com’è venuto perché è un film fatto da sentimenti forti che non bisogna aver pudore di mostrare”.

Sicuramente Il Ladro di Giorni per Lombardi è il film che rappresenta la sua maturità artistica dopo Là Bas e Take Five. La storia di questo padre guascone e di suo figlio, un bambino intelligente nel pieno di un’età in cui si muovono i primi passi nel mondo ha ispirato ulteriori chiavi di racconto tanto che nella fase di preparazione del film Guido Lombardi ha pubblicato anche l’omonimo romanzo uscito il marzo scorso edito da Feltrinelli.

In uscita in 110 copie Il Ladro di Giorni oltre a Riccardo Scamarcio e al bravissimo Augusto Zazzaro ha un cast principalmente di attori e registi teatrali come Massimo Popolizio, Carlo Cerciello e Vanessa Scalera la protagonista rivelazione di Imma Tataranni, volti che rappresentano il dolore o esistenze miserabili che diventano simboli dai quali il piccolo Salvo mira a prendere le distanze nel suo percorso di crescita.
Le musiche sono del cantautore Nelson premio David di Donatello per le canzoni di Ammore e Malavita.
In occasione della prima del film napoletana il regista e alcuni componenti del cast incontreranno il pubblico domani sera al cinema Metropolitan alle ore 20.30.
 

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