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Cultura San Ferdinando / Piazza Trieste E Trento

La Fontana del carciofo, che però non è un carciofo

L'opera voluta dal sindaco Achille Lauro negli anni '50 è nel cuore di Piazza Trieste e Trento, tra il Plebiscito, il San Carlo e via Toledo

Il suo posto è un luogo strategico, nel cuore di Piazza Trieste e Trento tra piazza del Plebiscito, il teatro San Carlo e la galleria Umberto, via Chiaia, via Toledo e il dedalo di vicoli dei Quartieri Spagnoli. Si chiama “Fontana del Carciofo” ed è una delle opere più recenti dell’area. Fu infatti voluta negli anni Cinquanta dal sindaco Achille Lauro durante il suo mandato: in un primo momento, al centro della piazza doveva finirci la fontana di Monteoliveto ma il progetto fu bocciato dal Consiglio Superiore delle Belle Arti. Così il primo cittadino volle far dono alla città di una nuova fontana, che fu inaugurata il 29 aprile 1956.

Progettata dagli ingegneri Carlo Comite, Mario Massari e Fedele Federico, è composta da due livelli: al centro dell’aiuola che la ospita, c'è una grande vasca circolare con al centro un'altra piccola vasca sopraelevata che sorregge una scultura a forma di Corolla floreale. Che, vista la sua somiglianza con il carciofo, le è valsa il “soprannome” con cui tutti la conoscono. Sui tre lati del monumento ci sono tre coppie di vasi decorati.

Meta prediletta dei tifosi del Napoli in caso di vittoria, la Fontana è al centro della irregolare piazza Trieste e Trento, un tempo piazza San Ferdinando (dal nome della Chiesa seicentesca inglobata nel medesimo blocco della Galleria Umberto I, conosciuta anche come la “chiesa degli artisti”) chiamata con il suo attuale nome dal 1919 per celebrare la vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale. A fine Ottocento, la piazza era il capolinea della tranvia Napoli-Portici-Torre del Greco.

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