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Cultura

Fabiana Martone presenta Memorandum: "Nell'album racconto il mio amore per Napoli"

A pochi giorni dal primo live, la poliedrica artista parla del suo lavoro discografico ai microfoni di NapoliToday

Venerdì 14 dicembre, al Riot Studio di Napoli in via San Biagio dei Librai, ci sarà il primo attesissimo concerto di Fabiana Martone, incentrato sul nuovo disco Memorandum. Dopo lo showcase alla Feltrinelli dello scorso 11 novembre e l'uscita del video di "Era sulo ajere", la vocalist partenopea debutta ufficialmente dal vivo con i brani e la formazione di Memorandum, pubblicato da SoundFly e distribuito da Self.

NapoliToday ha intervistato Fabiana Martone per parlare del suo nuovo lavoro discografico e dei progetti futuri:

Fabiana innanzitutto parlaci di “Memorandum”: come nasce questo progetto artistico?

"Memorandum nasce perché avevo sicuramente voglia di mettermi alla prova sotto svariati punti di vista. Volevo dimostrare a me stessa, e solamente a me stessa, che volendo potevo raggiungere un obiettivo, realizzare un piccolo sogno. Trasformare poi il sogno in piccoli passaggi successivi per poter raggiungere la meta. E piano piano quindi, nel corso di circa un anno, ho costruito con dedizione giornaliera questo disco e tutte le sue implicazioni, dalla realizzazione dei provini alla realizzazione dell'art book, dalla raccolta sensata delle canzoni e la scrittura delle stesse alle registrazioni in studio, dalla cura della grafica a quella della sceneggiatura del video e altro ancora".

Cosa troveranno gli amanti della musica in questo album?

"Credo di poter affermare che sicuramente chi lo ascolterà troverà buona parte del mio mondo emotivo, del mio gusto musicale, e del mio amore per Napoli. Essere riuscita a fare tutto questo, con le mie sole forze e con non poche difficoltà e investimento di danaro ed energie, a pensarci bene è un gran risultato per me. Ho finalmente capito quanta fatica ci vuole a realizzare un sogno".

Fabiana Martone_foto Alessandra  Finelli-2

Hai dedicato le undici canzoni contenute in questo lavoro discografico ad altrettanti luoghi di Napoli e della Campania: quanto una città come la nostra può stimolare ed influire sulla creatività di un artista?

"In generale non riesco a prescindere dai luoghi. Io vivo immersa nei contesti, e i contesti mi trasformano e mi conformano. A volte mi sento liquida. Mi confondo tra luoghi e persone, all'inizio timidamente e poi entro in gioco con veemenza e brio, almeno quando ho abbastanza energia da usare. Napoli poi è un altro conto, Napoli è casa mia. E mi sono immersa nei suoi luoghi abbastanza spesso da conoscerne e ricordarne le sensazioni sulla pelle anche senza trovarmici fisicamente in quei luoghi. Ne riesco a tracciare grafici sensoriali che forse non si esprimono bene solo a parole e quindi ho provato a farlo con le musiche e gli arrangiamenti. E in qualche passaggio so di esserci riuscita in maniera abbastanza convincente".

Per il videoclip di “Era sulo ajere” la tua scelta è ricaduta sul Vomero: c’è un legame particolare con questo quartiere e quei luoghi che possiamo ammirare nel video?

"Il legame che c'è con questo luogo è sicuramente legato a ricordi d'infanzia, un'infanzia più che felice, un'infanzia spensierata, termine che è difficile usare di questi tempi. Quindi è un legame forte ma malinconico. Ciò che è meno malinconico e più evocativo che ugualmente mi connette a questo luogo è un insieme di luci colori e sensazioni legate ad un preciso periodo dell'anno (settembre/ottobre) in un orario particolare della giornata (tra le 17 e le 20) di un giorno preciso della settimana (domenica) quando la città vive ancora degli stralci d'estate e le strade sono pressoché vuote fino ad un certo orario, per poi riempirsi e diventare dolcemente caotiche mentre cala il sole".

Da artista poliedrica e a tutto tondo hai scelto di accompagnare l’album con uno splendido e raffinato artbook: come è nata questa idea?

"L'idea è nata perché ho pensato che non volevo produrre plastica per la realizzazione di questo album. E diciamo che sono riuscita nell'intento. All'inizio pensai di realizzare l'album solo in digitale. Poi però ho pensato che volevo stringere qualcosa tra le mani che parlasse del lavoro svolto. Allora ho pensato di affidare ogni canzone ad un artista napoletano che avrebbe dovuto quindi disegnare una mia canzone. Ho trovato quasi tutti favorevoli al primo tentativo e quindi ho passato loro le canzoni e ho ricevuto in cambio un disegno. Infine la parte grafica e l'impaginazione le ho curate io personalmente".

Memorandum Artbook_1-2

Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti, il 14 dicembre ci sarà un live molto atteso: puoi già darci qualche anticipazione?

"Sarà il primo concerto ufficiale. L'aspettativa, la mia soprattutto, è alta, perché infondo sono una tipica perfezionista. Al concerto spero ci siano molte persone, almeno tutte quelle che hanno detto aver apprezzato il mio lavoro. Canterò tutte le canzoni del disco con tutta la mia band ufficiale e poi ci sarà la mostra delle opere originali realizzate per il mio art book. Vi aspetto e spero di farvi entrare nella mia bolla di emozioni".

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