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Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura

Ricomincio dai libri: “In questo momento, c’è il bisogno di pensare ai libri come beni di prima necessità”

La fiera napoletana lancia una campagna social per consigliare libri e per avvicinare alla lettura durante la quarantena coinvolgendo soprattutto i ragazzi

Sostituire la vita sociale con un libro. È la sfida ‘giocosa’ che il gruppo di Ricomincio dei libri lancia in questo periodo estremamente delicato in giorni in cui l’emergenza sanitaria incalza sempre di più cambiando per alcune settimane le abitudini di tutti.  Una buona lettura diventa l’alternativa valida a una vita fatta di relazioni per il momento sospesa ecco che Ricomincio dei libri arriva con una campagna social semplice ma allo stesso tempo interattiva abbattendo anche un po' la noia di questi giorni in cui c’è l’obbligo di restare in isolamento. “Chiedere a chi ci segue di fotografarsi sul proprio divano di casa, perché è importante restare a casa il più possibile, mentre si sta leggendo un libro. Un gesto semplice che però contiene un messaggio importante per tutti noi: possiamo fare cultura in diversi modi, possiamo viaggiare con la mente in altri mondi e possiamo tenere un contatto il più umano possibile con gli altri” racconta Deborah Divertito presidente della fiera Ricomincio dai Libri considerando questa iniziativa nata su Facebook come un ponte luminoso con la prossima edizione della fiera che anche quest’anno dovrebbe svolgersi a ottobre alla FoQuS. Tutto il team di Ricomincio dai libri è già a lavoro, un modo positivo per guardare avanti verso il futuro anche se il gruppo cosciente che: “Programmare eventi ora è un’eresia, ma dobbiamo essere fiduciosi e lungimiranti. Per questo stiamo lavorando alacremente per organizzare la settimana edizioni di Ricomincio dai Libri che si terrà come sempre nel primo weekend di ottobre, dal 2 al 4 alla Fondazione Quartieri Spagnoli”.

Deborah, raccontaci in cosa consiste esattamente la campagna social lanciata da Ricomincio dai libri in questo momento storico dalla portata così straordinaria?
“Questo è un momento complicato per tutti noi, non c’è solo un pericolo sanitario ed economico, ma anche sociale e culturale. Teatri, biblioteche, cinema chiusi e tanti eventi culturali e fiere editoriali annullate. Il non potersi più abbracciare, salutare calorosamente o chiacchierare a meno di un metro è qualcosa che cambia il modo di socializzare, di relazionarsi con l’altro in un mondo in cui già facevamo fatica a farlo. Ma vogliamo essere ottimisti, questo è un momento in cui possiamo anche approfittare per riequilibrarci proprio in questo senso, riprendere vecchie passioni che la vita frenetica di tutti i giorni ci ha fatto sacrificare. Tra queste anche leggere. E allora abbiamo chiesto a chi ci segue di fotografarsi sul proprio divano di casa mentre si sta leggendo un libro”.

Che risposte state avendo?
“Cominciano ad arrivare un po’ di foto postate anche sulla nostra pagina Facebook, ma l’importante è far girare il più possibile il messaggio sulle proprie bacheche. Pensate che belle le home di tutti noi invase da foto di persone che attraverso il libro che stanno leggendo in questo momento ci dicono molto di loro stesse”.

State pensando di lanciare una campagna anche sui libri da leggere i lettori che consigliano ai lettori o a quelli poco avvezzi? 
“Questa campagna ha anche questo scopo. Perciò chiediamo anche di scrivere titolo, autore e casa editrice nel post di condivisione in modo tale da far girare anche possibili consigli. Suggerisco anche ai genitori che in maniera forzata possono godere di diverse ore insieme a casa di leggere qualcosa con e ai propri figli, educare i bambini alla lettura è un atto politico culturale molto potente. Anche per questo avremo una grande novità in fiera quest’anno: una sezione interamente dedicata a editori e autori per bambini, con momenti di lettura solo per i più piccoli e i loro genitori”.

Soprattutto i ragazzi sono quelli che bisogna tenere più impegnati per evitare che facciano imprudenze anche se adesso proibite. State pensando a ulteriori contest sui social per catturare la loro attenzione tenendoli impegnati?
 “Ci stiamo pensando, anche se già durante l’anno abbiamo diverse attività nelle scuole proprio per cercare di coinvolgere i ragazzi: qualche settimana fa, prima della chiusura totale dei teatri, abbiamo realizzato presso il teatro Nest , nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, un incontro tra il nostro direttore artistico Lorenzo Marone e gli studenti del liceo linguistico Calamandrei e sono uscite fuori belle domande, ma soprattutto molti suggerimenti da parte loro per rendere le fiere come la nostra più attraente per il target degli adolescenti. Abbiamo molto da imparare anche noi da loro, ascoltarli è il primo passo e noi lo stiamo facendo. Inoltre, è sempre aperta la nostra call per volontari che durante i tre giorni di fiera potranno darci una mano come staff. Abbiamo persone che hanno cominciato con noi in questo modo e adesso sono parte attiva dell’organizzazione. Si cresce insieme”.

Voi state molto vicino alle librerie soprattutto se tenute da giovani. Come stanno rispondendo all’emergenza?
“La nostra è una fiera che nasce dal basso e una delle fondatrici Miryam Gison de La bottega delle parole è una libraia di San Giorgio a Cremano, per cui cerchiamo di essere sempre vicini alle esigenze di chi decide di fare cultura, sia come scelta personale che professionale.  Il momento non era già facile prima per le librerie, soprattutto le piccole e indipendenti, adesso è ancora più complicato dal punto di vista economico, ma sono come sempre un vulcano di idee per restare degli avamposti di cultura e socialità, vista anche la chiusura delle biblioteche".

Come?

"Innanzitutto la consegna a domicilio, i consigli via social per lettura libri per bambini perché sono molte le mamme che li richiedono visto che saranno tutti a casa, un angolo esterno attrezzato per il bookcrossing per chi vuole in solitario lasciare e prendere un libro. Proprio in questo momento critico, c’è il bisogno di pensare ai libri come beni di prima necessità, spero che questo si capisca”.

Quale sarà il tema della prossima edizione di Ricomincio dei libri?
“Il tema di quest’anno sarà: ‘Nessuno è perfetto’. Un’ode alle imperfezioni e la spiego citando uno che le parole le usava sicuramente meglio di me, mettendole anche in musica, Leonard Cohen: “C’è una crepa in ogni cosa. E’ da lì che entra la luce”. La fiera sarà dedicata a chi vede nelle proprie e nelle altrui imperfezioni un punto di forza”.

Per tutti gli aggiornamenti, Pagina Facebook “Ricomincio dai Libri”

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